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Il matrimonio di Maria Braun – Rainer Werner Fassbinder

Creato il 12 febbraio 2013 da Maxscorda @MaxScorda

12 febbraio 2013 Lascia un commento

Il matrimonio di Maria Braun
Non serve un particolare spirito d’osservazione per notare che praticamente non esiste un film divenuto celebre e che abbia saputo raccontare la tragedia del popolo tedesco durante e dopo la guerra.
E’ il prezzo dell’essere sconfitti e del resto a noi italiani, fu concesso il neorealismo quale premio per essere saltati sul carro giusto all’ultimo istante.
La faccio facile e un po’ ci scherzo ma certo e’ che un film come "Il matrimonio di Maria Braun", oltre al valore artistico, dona uno spaccato di storia a noi noto in quanto comune alla sorte italiana, ma curioso proprio perche’ proveniente  dalla nazione sconfitta per eccellenza.
Storia di Maria, impalmata tra bombe e proiettili. Forse e’ l’unica a credere nell’amore in quell’uomo partito soldato, amore piu’ forte del tradimento necessario per mangiare, per vivere e far vivere la sua famiglia.
Ad una donna giovane e bella non resta che la prostituzione quando attorno ci sono solo macerie e soldati statunitensi a sorvegliare la nuova pace e il ritorno del marito coincidera’ con l’omicidio dell’amante di colore che nel frattempo provvedeva a lei.
Il consorte prendera’ su di se’ ogni colpa e andra’ in prigione, mentre a lei restera’ la promessa di garantire a loro due una vita felice una volta scontata la pena. Senza indugi, fredda come una lama e altrettanto determinata, scalera’ i vertici di una piccola azienda di filati destinata a ricoprire un importante ruolo nel boom economico che seguira’ nel decennio successivo al conflitto mondiale.
Non mi sorprende sia considerato il film piu’ rappresentativo del regista, in primo luogo perche’ e’ Cinema, quella cosa composta da fotogrammi che in successione raccontano storie e alcune persino buone, poi perche’ Fassbinder e’ tecnicamente un cineasta con i controfiocchi, uno che se non si fosse disintegrato nell’ideologia, avrebbe potuto darci un cinema da ricordare.
Prospettiva e profondita’ di campo per lui non avevano segreti e non di meno colori e luci erano al totale suo servizio.
Una volta tanto la storia regge e sa raccontare Maria, un personaggio straordinario, donna che manifesta la palese superiorita’ del suo sesso non scimmiottando l’uomo, senza mettersi in competizione, esaltando semmai la sua femminilita’ come dovere morale nei confronti del proprio compagno, dimostrando che per una donna, avere gli attributi significa non mentire facendo finta di averli.
Del resto il cinema italiano glorifica le sue donne facendole fucilare inutilmente, i pragmatici tedeschi invece mostrano donne guerriere alla conquista del mondo.
E poi stiamo qui discutere perche’ quella tedesca e’ la prime economia europea.
Ottimo Fassbinder, Hanna Schygulla all’altezza della sua fama e quando un film merita, merita.

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