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C'è un po' quest'idea che i gay fanno un sacco di sesso. Cioè, fermi tutti, effettivamente non è solo una leggenda metropolitana e il sesso nel mondo omosessuale è vissuto in modo molto naturale e invece gli etero prima di arrivare in base deve organizzare almeno una cena fuori e chiacchierare per ore sotto casa e c'è l'uomo che inevitabilmente pensa: - Cos'altro devo inventarmi per farmela dare? - e intanto la donna è tutta indecisa se sarà considerata troia o emancipata a darla via al primo appuntamento. Invece tra i gay è tutto molto più semplice: ti piaci, finisci a letto e se poi non è scattato nulla, allora amici come prima.
Il grande successo delle chat omoricchiane come Grindr è probabilmente dato dal fatto che puoi conoscere gente, senza troppe pippe mentali e poi quello che succede succede.
La cosa triste però, è che molti gay affrontano questi incontri in modo assolutamente superficiale, collezionando scopate come mia zia collezionava francobolli e si parla tanto di gay sensibili e invece la maggior parte schiva l'affettività come d'estate si scacciano le zanzare e in definitiva è molto più semplice incontrarsi per il semplice sesso, ché tanto poi gli etero possono sposarsi e ufficializzare davanti alla legge la loro unione, mentre per i gay che futuro è previsto? Se ti dice bene ti ritrovi a dividere la stessa casa e collezionare insieme bicchieri della CocaCola avuti in regalo per un menù da McDonald's.
Magari dico una cazzata, ma forse è anche per questo motivo che i gay italiani sembrano molto più innamorati del sesso piuttosto che delle persone. Perché tanto non esiste un reale futuro per le coppie omosessuali e tutto si riduce a vivere sotto lo stesso tetto, senza la possibilità di creare un impegno maggiore.
È tipo dal 1996 che i nostri politici parlano di unioni civili, PACS e roba di questo tipo e ogni volta dicono che gli omosessuali non sono una priorità e che il Paese ha ben altri problemi e poi però sono vent'anni che tirano fuori quest'argomento e sono sempre pronti a sbandierarlo a gran voce per prendere più o meno consensi.
Dicono che il paese ancora non è pronto per le unioni omosessuali; ma gli Stati Uniti d'America erano forse pronti quando Abraham Lincoln ha abolito la schiavitù? Ok, ho visto proprio ieri il film di Spielberg e, sebbene mi abbia fatto dormire meglio di una tisana alla camomilla, mi ha anche fatto pensare al fatto che il paese non è mai pronto ai rinnovamenti. Ci sarà sempre qualcuno che non è pronto, perché non ha ricevuto la giusta istruzione o perché ha paura di quello che accadrà o perché non glie ne frega un cazzo e allora spetta ai politici guidare il popolo nel momento del cambiamento. E invece qui in Italia è sempre il popolo a chiedere a gran voce delle riforme e i politici che cercano di apporre meno cambiamenti possibili per paura di perdere consensi. Sono vent'anni che l'argomento unioni omosessuali viene affrontato e poi accantonato. E intanto tutti attorno a noi stanno progredendo e ogni riferimento al sì del governo francese e il primo sì del parlamento inglese non è affatto casuale. Grazie al cielo abbiamo attorno a noi esempi da seguire come per esempio la Spagna e i Paesi Bassi, seguiamoli cazzo.
Che poi, lo sappiamo benissimo che il matrimonio è la tomba dell'amore e io ringrazio i politici italiani che vogliono tenerci lontani da suocere insopportabili, monotonia coniugale, divorzi e avvocati; ma senza il matrimonio e la possibilità di avere figli in modo legale (e quindi intendo senza scopare con l'amica frociarola che nessuno si vuole chiavare), che possibilità abbiamo noi gay di avere una discendenza? Dove vanno a finire i nostri sogni di costruire qualcosa di più, di una semplice collezione di bicchieri della CocaCola?