Dal libro "Darwin . Una vita per un'idea. La teoria dell'evoluzione" di Barbara Continenza. Le Scienze, Collana I grandi della scienza:
Ormai sulla soglia dei 30 anni, nel novembre del 1838, Darwin chiese alla cugina Emma Wedgwood di sposarlo. (...) Era un pò che ci pensava, preoccupato anche delle sue condizioni di salute. (...) Aveva un ritmo di lavoro davvero incalzante, leggeva continuamente, scriveva relazioni e appunti, la sua testa era in fermento e le idee stesse che andava maturando erano per lui ragione di ansia. Trovar qualcuno che si occupasse di lui avrebbe potuto essere una saggia decisione. Arrivò a questa determinazione attraverso un'attenta disamina della questione e, che ci si voglia credere o meno, anche di questo sono rimasti i suoi appunti. Procedette come segue:Note
SPOSARSI
Bambini - (a Dio piacendo) -, una compagna fedele (amica nella vecchiaia) che si interessi a me, oggetto di amore e di svago; comunque meglio di un cane. Una casa, e qualcuno che se ne prenda cura. Le delizie della musica e cicaleccio femminile. Queste cose fanno bene alla salute. Costretto a visitare e ricevere parenti, ma terribile perdita di tempo.
Ma Dio, è intollerabile pensare di impiegare una vita intera, come un'ape operaia, a lavorarare, lavorare, lavorare, e alla fine nulla. No, no, non va.
Immaginate di vivere una lunga vita in solitudine in una sporca fumosa casa londinese. Pensa invece a una tenera, dolce moglie, un divano, un bel camino e libri e magari musica. (...) Sposarsi, sposarsi, sposarsi.
NON SPOSARSI
Niente bambini (niente seconda vita), nessuno che abbia cura di te nella vecchiaia. (...)
La libertà di andare dove si vuole, di scegliere chi frequentare, e che siano pochi.
La conversazione di uomini intelligenti nei club.
Non essere constretti a fare visite ai parenti, e a cedere su ogni minima cosa - ad avere la spesa e l'ansia dei bambini - forse litigi. Perdita di tempo - poter leggere la sera - diventare grassi e pigri - ansia e responsabilità - meno soldi per i libri, etc;
se molti bambini l'obbligo di guadagnarsi il pane. (Però fa molto male alla salute lavorare troppo).
Forse a mia moglie non piacerà Londra; allora la condanna è l'esilio, e la degradazione, con una sciocca indolente e pigra.
Q.E.D. Quod Erat Demonstrandum; e sul retro dello stesso foglio ripercorreva il ragionamento e giungeva alla conclusione: "Poichè è dimostrato che è necessario sposarsi; quando? Il Vecchio (il padre di Darwin ndr) dice presto, perchè altrimenti è male se uno ha bambini (...). Ma poi se mi sposassi domani: ci sarebbe un'infinità di noie e di spese per trovare e ammobiliare una casa - lotte per non frequentare i salotti - le visite mattutine - difficoltà e fastidi - perdita di tempo ogni giorno - (a meno che la moglie non sia un angelo e ti faccia stare a tavolino). E come farei ad occuparmi delle mie cose se fossi costretto ad andare ogni giorno a passeggio con mia moglie. Ahimè! Non potrei mai imparare il francese, o vedere l'Europa, o andare in America, o fare un'ascensione in pallone, o fare una gita da solo in Galles. Povero schiavo starai peggio di un negro. E poi l'orrenda povertà (a meno che la moglie non sia meglio di un angelo e abbia soldi). Non importa ragazzo, su con la vita. Non si può vivere questa vita solitaria, con la prospettiva di una vecchiaia barcollante, senza amici, fredda, senza figli, chi ti guarda in viso dove già compaiono le prime rughe. Non importa, fidati del destino: tieni gli occhi aperti. Ci sono molti schiavi felici".
1) Comunque a quanto pare Darwin fu un padre e un marito affettuoso. Il matrimonio, celebrato il 29 gennaio 1839, portò alla nascita di dieci figli, tre dei quali morti neonati. La nuova vita matrimoniale, per Darwin, fu occasione di studio. Recandosi più volte a Maer, nella casa in campagna dei Wedgwood, a trovare la futura sposa e chiacchierare con i futuri suoceri, l'attenzione di Darwin fu attirata dai lombrichi che popolavano il terreno. Da lì a poco avrebbe presentato una relazione sull'argomento alla Geological Society e avrebbe continuato a occuparsi di lombrichi per tutta la vita. Poi, con la nascita del primo figlio - il 27 dicembre 1839 - Darwin Annota nel suo taccuino la "nuova opportunità di studio" favorita "dall'eccellente occasione di un'osservazione ravvicinata". Sempre dal libro su Darwin: "Fin dai primissimi giorni di vita del figlio mette in atto un'osservazione continuata e sistematica del bambino, ne effettua una scrupolosa registrazione sotto forma di appunti, e laddove possibile stabilisce analogie con il comportamento animale. Fa piccoli esperimenti, come produrre rumori improvvisi per determinare a partire da quale età il bambino sia in grado di individuare la provenienza dei suoni, o muovere velocemente degli oggetti vicino al suo viso per valutare il carattere riflesso e quindi indipendente dall'esperienza delle sue reazioni. Studia il progressivo sviluppo della coordinazione motoria e della abilità manipolativa. Soprattutto, però, dedica una speciale attenzione all'insorgere delle emozioni e delle relative espressioni - collera e paura in particolare - e rileva la precocità del bambino nel riconoscere le espressioni altrui. (...) Indaga anche il problema delle associazioni di idee e del presentarsi delle prime manifestazioni comunicative e di linguaggio articolato. Mette a confronto il comportamento del bambino con quello delle scimmie di fronte a particolari esperienze come l'osservazione della propria immagine riflessa allo specchio". 2) Al di là degli aneddoti gustosi, Darwin è un personaggio stupendo, da approfondire. A otto anni gli muore la madre. A 22 anni - nel 1831 - si imbarca come naturalista a bordo del brigantino Beagle, senza stipendio, per fare um viaggio da rilevazioni lungo le coste del Sud America. Il viaggio sarebbe durato due anni, invece dura cinque anni. Al ritorno a Londra, il giovanissimo Darwin è già famoso per i suoi studi che inviava dalla nave e che avevano già gettato lo scompiglio nella comunità scientifica. Per tutta la vita avrebbe lavorato alla sua teoria evoluzionistica che porterà alla pubblicazione, nel 1859, dell'Origine della Specie per selezione naturale. Il suo interesse, inizialmente dedicato a vegetali e animali, presto virò naturalmente verso lo studio dell'uomo, inteso come un essere vivente che rispondeva alle stesse leggi e dinamiche degli altri esseri viventi. Darwin però, anche durante le sue ricerche sull'origine e le dinamiche evolutive dell'uomo, non mancò di occuparsi di lombrichi e soprattutto - passione dell'ultimo periodo della sua vita - dei cirripedi, classe di crostacei a cui Darwin dedicò numerosi studi.
3) Il libro in questione è da consigliare a tutti. Molto bel scritto, acuto ma scorrevole, ha il pregio di darci un quadro completo di Darwin come uomo e come studioso, contestualizzando molto bene nell'ambiente storico e nella comunità scientifica dell'epoca, con notevole competenza specialistica e capacità di sintesi. L'autrice riesce a coniugare splendidamente divulgazione scintifica, biografia e aneddotica. Qui n profilo di Barbara Continenza. Qui i suoi libri su Ibs.
4) L'immagine è presa da qui.
5) Qui potete trovare i manoscritti di Darwin (PaperBlog). Qui un articolo su Darwin e l'amore (Psicolinea.it). Qui un altro post sull'argomento (Rotex.Myblog.it).