Il film è incentrato sul personaggio Marco Baldini, che tra l’altro figura giustamente anche come sceneggiatore della pellicola.
E’ ormai di dominio pubblico il suo amore distruttivo per le scommesse sportive che l’ha ridotto schiavo del gioco e soprattutto in mutande (a questo ho sempre fatto fatica a credere visto il successo in radio praticamente ininterrotto dai tempi di radio Deejay fino a Radio 2).
Baldini ha parlato spesso di questa sua scimmia personale un po’ come ha fatto prima di lui Enzo Ghinazzi, ma entrambi pur piangendosi addosso non hanno mai veramente demonizzato l’amore per il gioco d’azzardo, anzi dicono tuttora di sentirsi ancora attratti dal rischio e questo amici miei non aiuta a renderli ai miei occhi persone degne di compassione ma anzi contribuisce a farmeli stare sul pizzo in maniera permanente.
Tornando al film. Questo voleva essere nelle intenzioni del suo ispiratore un modo per raccontare il modo in cui è entrato nel circuito degli scommettitori e come è approdato ai piani alti delle radio nazionali partendo da Firenze.
Ho trovato il tutto decisamente mediocre, compresa la recitazione di Elio Germano che solitamente è un attore con la A maiuscola ma che in questo caso stecca paurosamente, rimanendo a metà tra la macchietta e lo sprovveduto. Tutto ma proprio tutto non gira. I rapporti con la famiglia sono solo accennati, così come quelli con le donne. Il debito di 300 milioni non sembra nuocere davvero il protagonista che sembra sempre trovare puntualmente la soluzione e non si fa accenno neppure alla cacciata da Radio Deejay che avrebbe come minimo dato un finale sensato a tutto il carrozzone. Si parla di Firenze e Milano ma praticamente non si vede niente che ci rapporti con queste due città. Insomma sembra tutto semplicemente abbozzato e senza vita.
Inoltre il pensiero finale del protagonista non è certo consolatorio in quanto dice chiaramente che l’unico motivo per cui si smette di giocare è solo la mancanza di soldi e non il ravvedimento, tanto è vero che Baldini pensa subito a come recuperare i propri soldi attraverso nuove giocate. Altamente diseducativo oltre che penoso.
Non amo il cinema italiano attuale e vedendo questo brutto film non posso che confermare la tremenda china che sta prendendo il nostro bel paese in campo cinematografico.
Disastro assoluto.
VOTO 4