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Il matto con la collana di salsicce

Da Cinabro
Ho freddo quando dovrei aver caldo
cappotto e ben vestito
per non farmi rubare l’anima dal sole
percorro le vie di questo paese sordo
sfoggiando la mia collana di salsiccie fresche
con cui non avrò più fame
nemmeno quando mi dimenticherete
Nei vostri letti avete le vostre certe conclusioni
io cerco quell’anima di fuoco della terra
e non capite
la cerco sotto ai vostri piedi
la chiamo con i miei balli senza ritmo
accendo il fuoco ovunque
per portare luce dove non sapete vederla
e voi mi chiamate matto
e voi vi chiamate matti
ma che senso avrebbe non cercare qualcosa di superbo?
per questo tornerete al vostro ritmo
io vedo ciò che non ne ha
e ballo
e accendo il fuoco
e vi cerco l’anima
perchè non la sentite più

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