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Il medioEVO dell'EVO, ossia Guelfi e Ghibellini.

Da Primolio
Il medioEVO dell'EVO, ossia Guelfi e Ghibellini. Tempo fa, dopo un interessante convegno sull'olio da olive, mi si avvicina un amico "addetto ai lavori" e così, a bruciapelo, mi chiede spavaldo: ma tu sei Guelfo o Ghibellino?
Io basito, stralunato. Lo guardo smarrito. Così, su due piedi, non sapevo cosa rispondere.
Dunque, rimugino, ha detto Guelfi e Ghibellini.
Ma chi erano i cattivi? Lo avessi saputo, la risposta sarebbe stata pronta. Mi sarei schierato - ovvio - dalla parte dei buoni... Ma nulla, i ricordi scolastici non affiorano, nemmeno Dante il sommo mi aiuta. Quindi, non sapendo cosa rispondere, mi trincero dietro un diplomatico: domanda di riserva?
Ma il mio interlocutore incalza, diviene più diretto, quasi sgarbato: insomma! Sei con Lui o contro di Lui?
Panico più totale... Quindi le famiglie fiorentine erano una allegoria, parla di personaggi reali... Ma poi, perché mai dovrei sapere di chi si tratta, perché dovrei sapere chi è Lui? Un "Essere" (si con la E maiuscola, visto il tono riverente del mio interlocutore) del quale si parla, senza nemmeno nominarlo?
Mi ripeto: domanda di riserva?
Ma l'interrogatorio continua: se non sei con Lui, capisco che sei contro di Lui...
Attimi di smarrimento, cerco l'aiuto negli occhi di un vicino, ma niente! Ma poi, come di rado mi accade, un lampo di genio, una luce, una lampadina mi si accende!
Lui, certo! Perché non ci ho pensato prima.
Finalmente, adesso, comprendo il suo dire... Capisco chi intende citare senza citare, capisco chi è questo "Lui", capisco dove il mio amico vuole andare a parare. O almeno mi illudo di credere.
A questo punto incalzo io: sono con Lui! Non lo sapevi? Ti sorprende? Non ne eri convinto? Mi addolora sentirti dire queste parole, mi rattrista sapere che dubiti - anche se per un attimo soltanto - del mio amore viscerale, filiale e paterno allo stesso tempo, verso Lui, l'Unico, l'Incommensurabile!
Rilancio: né Guelfi, né Ghibellini; né Capuleti, né Montecchi. La scelta è stata facile, se di scelta si è trattata.
A questo punto è il mio amico a rimanere attonito: ma tu, hai capito di chi parlo? A chi mi riferisco?
Di rimando io: Sì. Parli e non parli, dici e non dici, ma ti riferisci a Lui, ho capito, all'Olio Extravergine di Oliva.
Lo sai, caro amico, che in tempi non sospetti, fulminato sulla via di Damasco, ho lasciato tutto e tutti per seguirlo. Anche se oggi, mi dice amareggiato, è ancora come ai tempi di Guelfi e Ghibellini, il medioEVO dell'EVO. O stai da una parte o stai dall'altra, ed io? Chi sta con l'olio da olive disinteressatamente, senza beghe di quartiere e senza pre-giudizi di alcun genere. Pochi, o nessuno.
China il capo l'amico, ho colto nel segno, lui certamente non era all'olio che si riferiva.
Non parla più, tace, ma gli occhi suoi lasciano intendere quello che la bocca non dice...
Brano tratto da: Conversazione semi-seria tra due amici. In corso di pubblicazione.


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