Torniamo a dare un'occhiata ai progressi di Kingdom Come: Deliverance
La vita quotidiana nel Medioevo non aveva di certo tutte le comodità dei giorni nostri, ma non era neanche paragonabile a come ci viene descritta da diverse opere moderne ambientate in quel periodo. Grazie al successo di storie come quella de Il Trono di Spade, in ambito videoludico e non solo ha infatti preso piede ormai da tempo il genere medieval-fantasy, che ha dato un fascino diverso a un momento della storia dove in realtà campare era spesso molto duro. Anche trascorsi i cosiddetti Secoli Bui, coi quali s'individua la prima parte del Medioevo, chi riusciva a condurre una vita dignitosa doveva comunque spaccarsi la schiena in qualche lavoro manuale, rischiando costantemente di ritrovarsi di fronte a un attacco da parte di un gruppo di briganti o a chissà quale altre sventura. Una realtà di sicuro molto più "noiosa" rispetto a quella delle storie che vedono protagonisti draghi e poteri magici, che sono quindi in pochi a volerci raccontare. A un compito del genere hanno deciso di legare il proprio nome i ragazzi di Warhorse Studios, studio formatosi per dare vita a Kingdom Come: Deliverance. Due anni fa la campagna dedicata a questo gioco ha sbancato Kickstarter, raccogliendo 1,1 milioni di sterline a fronte delle 300.000 richieste: andiamo a vedere come sta investendo i nostri soldi il team con base a Praga.
twittalo! Il Medioevo di Kingdom Come: Deliverance si arricchisce con nuovi elementi: un nuovo giro a Samopeche
Ladri di Boemia
Prima di scoprire quali sono le novità che abbiamo apprezzato nell'ultima versione di Kingdom Come: Deliverance messa a nostra disposizione, è doveroso specificare che questa è un'ulteriore evoluzione della Technology Alpha che avevamo già avuto modo di conoscere nei mesi passati.
Si tratta a tutti gli effetti di un giro di prova nel mondo del gioco (corrispondente alla Boemia del 1400), che gli sviluppatori permettono di fare a certi finanziatori di Kickstarter per apprezzare le ultime modifiche effettuate sul codice del gioco. Nell'avvicinarsi a questa versione, bisogna quindi essere consapevoli di trovarsi di fronte a una minima parte di quella che sarà l'esperienza finale, afflitta da problematiche di vario tipo che sono perfettamente normali per il livello di progresso in cui si trova il progetto. In termini di gameplay, l'aggiunta più importante di questa Technology Alpha 0.5 è di sicuro quella relativa al "crime system", grazie al quale le nostre azioni al di fuori della legge hanno ora delle conseguenze. Se per ipotesi proviamo a scassinare un baule appartenente a un personaggio non giocante, lui o qualcun altro nelle vicinanze non staranno solo a guardare, reagendo nei nostri confronti in diversi modi. Rubando in città, per esempio, si verrà affrontati dal balivo locale in un confronto verbale, nel quale ci vengono proposte soluzioni differenti per uscire dall'impiccio. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, non scatta subito la violenza, ma viene dato il via a una fase di dialogo dove si può provare a farla franca con l'uso della lingua. Se avete letto uno dei nostri provati precedenti di Kingdom Come: Deliverance, ricorderete che nel gioco potremo interpretare il ruolo di bardo, guerriero, ladro, o un qualche mix di queste classi, che si riflette anche nel modo in cui il nostro personaggio può agire in diverse occasioni. In linea generale, per ottenere ciò che si vuole si può ricorrere alle minacce, facendo così paura al nostro interlocutore, o a impressionarlo con qualche supercazzola associata al classico "lei non sa chi sono io". In molti casi, il successo può evitarci di arrivare alle maniere forti per ottenere ciò che vogliamo, mentre il fallimento ci costringe a impugnare l'arma o a desistere e correre lontano, qualora si possa farlo. Tornando ai problemi con la legge, nel caso in cui la si faccia franca si guadagna uno status da ricercato, che a seconda della gravità delle nostre azioni porterà la popolazione di Kingdom Come: Deliverance a reagire di conseguenza alla nostra visione. Ci saranno per esempio personaggi che rifiutano di rivolgerci la parola dopo averci visti rubare, o che scappano direttamente via in caso di omicidio. In questa versione s'incomincia a intravedere quello che potremo apprezzare nella versione finale del gioco anche in termini di combattimento: una conseguenza diretta del crime system è infatti la possibilità di scontrarsi con un numero di nemici superiore al singolo contendente. Per fortuna, a questa mossa ha fatto seguito anche un'ottimizzazione dei controlli con mouse e tastiera, anche se appare evidente la necessità di ulteriore lavoro per dare maggiore pulizia al tutto. In generale, data l'impostazione realistica del gioco, possiamo già dire che vi verrà davvero poca voglia di lanciarvi in lotte che vi vedano partire in svantaggio in termini numerici.Questione di sopravvivenza
A parte la possibilità di diventare un criminale medievale, la Technology Alpha 0.5 introduce anche un'importante componente survival. In un titolo che si prefigge l'obiettivo di mostrare la vita medievale in tutti i suoi aspetti, non può di certo mancare la necessità di nutrirsi e riposarsi per mantenersi in salute.
In modo più o meno simile a The Witcher 3, il giocatore è quindi obbligato a reperire da mangiare e a trovare un giaciglio dove dormire, per mantenersi in forze e portare avanti le proprie attività nei dintorni di Samopeche. Per quanto riguarda le quest, è stato aggiunto qualche altro elemento, ma della storia principale non c'è ancora traccia: maggiori dettagli in merito dovrebbero arrivare insieme all'oramai prossima beta. A guardare il resto dell'elenco di aggiunte apportate dagli sviluppatori a questa nuova versione, potrebbe sembrare che i lavori su Kingdom Come: Deliverance stiano procedendo a rilento, ma in realtà una buona parte del tempo viene dedicata anche al comparto tecnico del gioco. Il motore CryEngine usato per lo sviluppo è infatti stato messo sotto i ferri dai ragazzi di Warhorse, che hanno approfittato della Technology Alpha 0.5 per mostrare i progressi effettuati anche in questo ambito. Nello specifico, è possibile apprezzare una migliorata gestione dell'illuminazione, grazie all'aggiunta di luci dinamiche e al lavoro svolto di conseguenza sulle ombre. Ne viene fuori un dettaglio grafico ancora più apprezzabile, sul quale però vale quanto detto in precedenza: c'è molto da fare in termini di ottimizzazione. La colonna sonora, già apparsaci di buon livello in passato, è stata arricchita e adattata al contesto di gioco: adesso, il brano riprodotto cambia nel caso in cui si passi da una fase di esplorazione a una di battaglia, e anche nel corso di quest'ultima la musica si modifica a seconda dell'andamento a nostro favore o sfavore. Altre modifiche riguardano la possibilità di usare le sacche del proprio cavallo come ulteriore spazio dove tenere gli oggetti raccolti, oltre a un miglioramento dell'interfaccia grafica. Avviandoci verso la conclusione, ricordiamo che a breve dovrebbe arrivare finalmente la beta di Kingdom Come: Deliverance, nella quale gli sviluppatori cechi promettono di mostrarci una prima parte della storia insieme a tutti gli elementi chiave del gameplay. Compresa la battaglia con assedio, che aspettiamo di vedere davvero con ansia. Sarà in questa circostanza che potremo avere delle solide basi per un primo giudizio su questo titolo. Agli aspetti messi in risalto dagli sviluppatori, si contrappone infatti una fattura ancora grezza di diversi elementi, o da ottimizzare nel migliore dei casi. Per il momento, possiamo lasciarci affermando che quanto messo in piedi da Warhorse Studios in Kingdom Come: Deliverance ci ha impressionati ancora una volta in modo favorevole, soprattutto per la sua capacità di riprodurre l'ambientazione medievale. La cosa più evidente, al momento, è proprio l'intenzione degli sviluppatori di voler curare tutti i dettagli, per provare a rendere l'esperienza sandbox del gioco una delle più appaganti in circolazione: speriamo di poterne avere un ulteriore assaggio al più presto!