Un anno è passato dal mio accorato augurio della vigilia 2012. Come a tutti voi anche a me sono capitate un sacco di cose, più o meno inaspettate, più o meno piacevoli, più o meno auspicate. Ho passato undici mesi di quest’anno a desiderare la fine dello sventurato 2013, perché pensavo fosse stato un annus horribilis, da cancellare dai calendari, da rimuovere dalla memoria. Poi ho capito che alla fine non era stato così male, che accanto ai disastri c’erano state cose bellissime che non ero stata in grado di vedere perché troppo impegnata a compiangermi. Dicembre ha portato la rivelazione: il 2013 è stato un anno bellissimo!
Se devo fare un bilancio di questi trecentosessantacinque giorni devo dire che finirebbe in positivo. La cosa che più mi ha segnato negativamente è di sicuro l’essere stata lasciata da una persona con cui mi aspettavo davvero di costruire un futuro, evento che mi ha piuttosto ferita e condizionata per lungo tempo, accanto ad altri fatti non meno spiacevoli. Ma sono sopravvissuta, sono guarita dalla tristezza e sono andata avanti e mi posso dire felice ora. Questo evento, in sé triste mi ha portato a conoscere delle persone splendide, a stringermi a loro e a capire che per ogni persona che esce dalla nostra vita ce n’è sempre una pronta ad entrare a farne parte. Ho rinsaldato i già coriacei rapporti con le mie amiche storiche (“storiche” perché di lunga data, non perché siete vecchie, darlings!), riscoprendo in loro non solo delle amiche ma delle sorelle, che mi conoscono, che mi vogliono bene, che sanno cosa fare quando sto male, sia offrirmi una spalla che spronarmi a reagire, e non tutte le persone sono fortunate come me ad avere delle amicizie così speciali. Ho rivoluzionato dei rapporti che credevo ormai appassiti dagli anni e dalla routine, riscoprendo che regalare un sorriso fa bene sia a chi lo regala che a chi lo riceve; confermando la teoria per cui le persone da cui meno te lo aspetti sanno farti superare momenti disastrosi con la loro tacita comprensione; realizzando che possono passare decenni ma non si finirà mai di conoscere le persone e che c’è sempre qualcosa di buono in loro.
Ma la cosa più bella che mi ha lasciato il 2013 è la consapevolezza di me, l’aver capito che posso essere davvero felice se lo voglio, che posso chiudere tutta la negatività in una scatola e svegliarmi ogni mattina col sorriso. Magari quel sorriso non durerà ventiquattro ore, ma se lo ritroverò al momento di chiudere gli occhi la sera sarà comunque una giornata splendida. Ho ricordato che posso vivere da sola e divertirmi da morire; che posso trascorrere serate indimenticabili bevendo sangria alle sagre paesane con un vecchio amico o ballando canzoni orribili con le amiche del cuore; che posso fare qualsiasi cosa da sola perché sono forte e so ridere, nel bene e nel male. Che posso sentirmi bellissima anche se non sono perfetta; che posso essere attraente anche se qualcuno non mi vuole più; che so flirtare anche se sono anni che non lo faccio; che posso essere me stessa senza condizionamenti; che posso ridere anche se tutti piangono, ma, cosa ancora più importante, che posso contagiarli con quella risata, perché un sorriso non è mai sprecato.
E con questo vi lascio, auspicando un’emozionante notte di capodanno a tutti, vicino alle persone che più desiderate. Io intanto mi auguro di festeggiare il prossimo capodanno con l’unico eterno amore della mia vita.
Cheers!!