1.- Alla scoperta della mitica Ruta 40.
La mitica RN 40, creata nel 1935, unisce 11 provincie di 3 differenti regioni del Paese, dall’estremo nord al confine con la Bolivia fino al “finis terrae” del sud, come una gigantesca colonna vertebrale lunga più di 5.000 km. In parte su asfalto e in larga parte su pista, attraversa 236 ponti, incrocia 18 fiumi, si avvicina a 13 grandi laghi e salares, raggiunge 20 riserve naturali e parchi
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2.- La vita nei villaggi indonesiani negli scatti di Herman Damar.
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3.- Chi opta per una vacanza in Sardegna ha modo di soddisfare una molteplicità di interessi.
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4.- Le illustrazioni digitali di Catrin Welz-Stein.
Si tratta di composizioni molto particolari realizzate con colleges di vecchie foto o illustrazioni. L’illustratrice, che vive e lavora in Malesia, crea delle vere e proprie opere surreali ispirate alle favole, al folklore, al medioevo e all’Art nouveau che si trasformano in storie dal sapore nostalgico, romantico, etereo e malinconico. Qualcosa che si avvicina di più al mondo dei sogni
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5.- Contraddizioni del genere umano nelle illustrazioni di Pawel Kuczynski.
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6.- Le illustrazioni fashion di Laura Laine.
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7.- István Sándorfi e l’iperrealismo delle immagini fotografiche.
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8.- Il Giganotosaurus carolinii è il più grande dinosauro carnivoro mai esistito.
Il Giganotosaurus carolinii è considerato il più grande dinosauro carnivoro mai esistito. Vissuto nel periodo cretaceo, il Giganotosauro era un feroce teropode lungo 13 metri e pesante 13 tonnellate, 2 metri di pauroso cranio, misure che umiliano il più noto Tirannosaurus Rex. È il sogno di ogni paleontologo, specie se di otto anni. Il luogo del ritrovamento – recente – del Gigantosauro
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9.- Visitando il MoMA tra elefanti, manichini nudi e rottami incastrati per sopravvivere oltre la ruggine.
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10.- In The Dollhouse la fotografa Dina Goldstein racconta la vita ultra-patinata e triste di una Barbie infelice e sola.
Dopo aver visto il lato più nero della vita di Barbie ci viene offerta un’altra chiave di lettura sulla vita della bambola più famosa e iconica del mondo. Se ieri la fotografa Mariel Clayton ci ha lasciato una Barbie assassina, sadica e depressa, ai limiti del ricovero coatto, oggi la fotografa Dina Goldstein, un’artista canadese, mette sulla graticola la vita da sogno della bambolona bionda