Inizia oggi da Belfast l’edizione numero 97 del Giro d’Italia. Per il secondo anno consecutivo ci sarà pure lui: Salvatore Puccio.
Il ciclista di Menfi partecipa alla corsa rosa, una delle più antiche e difficili al mondo, ancora una volta con il Team Sky che lo ha fatto esordire lo scorso anno, insieme ad Edvald Boasson Hagen, Dario Cataldo, Philip Deignan, Bernhard Eisel, Sebastián Henao, Kanstantsin Siutsou, Chris Sutton e Ben Swift.
Non c’è Froome, non c’è Wiggins e non c’è Porte: per quest’anno il Team Sky ha deciso di non far montare sul sellino tutti i pezzi pregiati della collezione e di puntare su Dario Cataldo come leader, quel Dario Cataldo ai cui Salvatore Puccio ha «rubato» la maglia rosa nella seconda tappa della scorsa edizione del Giro quando, in occasione della cronosquadre di Ischia, per via di un’errata interpretazione del regolamento da parte del Team Sky, fu l’agrigentino ad indossare la maglia rosa invece che il compagno di squadra.
Non succederà una seconda volta molto probabilmente, ma la presenza di una formazione ciclistica relativamente giovane, unita al fatto che adesso Puccio ha accumulato più esperienza, gli concedono delle buone chance di far bene e magari di bissare nuovamente la possibilità di indossare la maglia rosa e ripetere il doppio record dello scorso anno: nell’edizione in cui Nibali ha vinto il titolo di «vincitore del Giro più a sud della storia» (prima di lui Di Luca, abruzzese) infatti Salvatore Puccio è stato il ciclista ad avere indossato la maglia rosa nato più a sud di tutti i tempi (se escludiamo l’emisfero australe).
Gli addetti ai lavori lo definiscono uno dei Giri più incerti degli ultimi anni e in mezzo a tutta questa incertezza chissà che Puccio non possa regalare qualche gioia allo sport agrigentino.
Gerlando Giugno la sicilia