I punti sono pochi, importanti e brevi. Con un regalo prezioso che è stato donato a chi era presente a Milano e che voglio condividere con te:
# 1
I Campioni hanno un obiettivo.
Lo hanno chiaro nella testa. Come quando lavori con un Mental Coach, questo è il primo passo. La direzione che vuoi dare. La destinazione del tuo percorso.
Il tuo qual è?
# 2
I Campioni non si accontentano.
Quante volte ci capita di fare le cose tanto per farle. Di “provare” a fare qualcosa. Quante volte abbiamo un atteggiamento remissivo per poi avere dei rimpianti e ripeterci: “se solo avessi…”
Tu come giochi quando tocca a te?
I Campioni si prendono la responsabilità dei propri risultati.
La colpa e la responsabilità quando le cose vanno male è sempre di qualcos’altro o qualcun altro. Quante volte invece facciamo un bel passo indietro, smettiamo di cercare delle scuse e partiamo da noi, prendendoci la responsabilità dei nostri risultati?
Tu da chi fai dipendere le cose?
Pochi punti ma che colpiscono forte allo stomaco. Come certe persone con la loro storia e il loro modo di affrontare lo sport e la vita. E col loro modo di essere ti trasmettono più di mille parole. Questo è il regalo di cui parlavo all’inizio. Il regalo che Andrea Devicenzi, di cui Giuse ha raccontato la sua storia in un articolo ha deciso di donarci. Raccontandoci la sua esperienza e il suo modo di affrontare le sfide e la vita. Come uno sportivo. Come un Mental Coach. Come un Campione. Non te la racconto…te la faccio vedere:
A presto.