Magazine Salute e Benessere

Il Mental Training a servizio dei campioni

Creato il 02 novembre 2010 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Il mental training verso le olimpiadiCome utilizzano il mental trainingi campioni?

Si è concluso domenica, a Roma, il seminario “Impara dai Campioni”, in cui Livio Sgarbi ha raccontato ad un pubblico di quasi 200 persone, come pensano i campioni.

Prendo spunto da alcuni di questi argomenti per raccontarvi come gli atleti utilizzino l’allenamento mentale per prepararsi a diventare campioni.

Per fare questo devo tornare qualche passo indietro. Durante il corso abbiamo “studiato meticolosamente” alcuni grandissimi campioni che hanno scritto una parte di storia nel loro sport. La caratteristica comune di questi personaggi è che arrivano li dopo un lungo percorso composto da allenamenti, sacrifici, tante competizioni, ma non solo…

Vi racconto un piccolo aneddoto:

Un mio allenatore di pallavolo, mi diceva spesso che per cancellare un allenamento fatto male, ce ne vogliono 3 fatti bene. Io non la penso esattamente così, anche se questa frase mi ha sempre fatto riflettere.

C’erano giorni in cui non ero motivata o ero particolarmente stanca,  e facevo un pessimo allenamento. Non necessariamente a causa di ciò giocavo una brutta gara nel week end, ma quell’allenamento era stato inutile. Intendo dire che durante la settimana, in quella condizione mentale, stavo condizionando gesti tecnici sbagliati, non ero di supporto alla squadra e inoltre rischiavo di farmi male. Allora giocavo in serie B1, l’anno è andato bene, secondo gli obiettivi della società. E l’anno successivo io giocavo… ancora in B1.

Quello che sto cercando di dirti è che nella mente del campione o per un atleta che punta ad essere il numero uno al mondo, non ci possono essere giorni così, non se lo possono permettere. Il giorno che un campione si allena male sa, o dovrebbe sapere, che non solo si è fermato, ma sta addirittura andando indietro (in quanto il suo avversario ha continuato ad andare avanti).

Vi è mai capitato di sentire qualcuno dire “quell’atleta ha potenzialità enormi, è fisicamente una potenza unica… ma non ha la testa”? A volte atleti fortissimi vengono battuti da atleti fisicamente e tecnicamente inferiori ma che evidentemente hanno una gestione delle proprie risorse decisamente migliore, o hanno la capacità di rimanere più lucidi, dominare le emozioni e sfruttare in modo ottimale le proprie caratteristiche rispetto a quelle dell’avversario.

Per alcuni l’atteggiamento mentale vincente è innato, come per alcuni lo sono le doti fisiche, per altri va allenato maggiormente. In entrambi i casi la tecnica, la tattica e la mente sono componenti fondamentali dell’allenamento di ogni grande atleta.

Ritengo che questo sia molto importante soprattutto sapendo che spesso i tempi che separano i primi allenamenti dalla competizione più importante sono molto lunghi.

Alcuni atleti si preparano, tra un’olimpiade e l’altra, facendo tantissime ore di allenamento ma partecipando a poche competizioni internazionali di altissimo livello. Spesso partecipano a gare di secondaria importanza, che ovviamente non hanno lo stesso impatto emotivo di un’olimpiade, ma che comunque servono alla loro preparazione.

Gli atleti che puntano ad ottenere i massimi risultati hanno tutti la necessità di prepararsi mentalmente. Per loro è molto importante rimanere concentrati sull’obiettivo anche se è lontano nel tempo. E’ fondamentale allenare la mente ad entrare velocemente nello stato di motivazione giusto per affrontare allenamenti e gare di avvicinamento.

Mi piace pensare che ci sia un campione nascosto in ognuno di noi e che, talento naturale a parte, tante cose possano essere apprese e fatte diventare un punto di forza. Serve volerlo e allenarsi a farlo!

A presto!

Sara Gatti
Di Sara Gatti


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog