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IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI - di Marcello Simoni

Creato il 13 ottobre 2011 da Ilibri
IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI - di Marcello Simoni

Titolo: Il mercante di libri maledetti
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Anno: 2011

"Anno del Signore 1205. Mercoledì delle Ceneri.
Folate di vento gelido sferzavano l'abbazia di San Michele della Chiusa, insinuando fra le sue mura un odore di resina e di foglie secche, e annunciando l'arrivo di una bufera.
"
Il monaco Vivïen de Narbonne fu raggiunto da un misterioso cavaliere che da molto tempo lo inseguiva in ogni dove. Questo cavaliere indossava una maschera rossa per coprire il suo volto; si trattava di un membro del Tribunale Segreto della Saint Vehme.
"Si dice che la Saint-Vehme fu istituita da Carlo Magno per mantenere l'ordine nelle terre germaniche. Si tratta di un tribunale segreto composto da cavalieri che avevano il diritto di vita o di morte su chiunque. Nessuno era in grado di sfuggire al loro castigo, neppure i nobili. Con il tempo vennero chiamati 'Veggenti'. Rivendicavano le loro esecuzioni lasciando sul luogo del delitto un pugnale a forma di croce."
Dopo alcuni anni, il 10 maggio 1218, alle porte del monastero di Santa Maria del Mare si presentarono due uomini: Ignazio da Toledo e il suo compagno francese Willalme de Béziers. Il primo aveva alcuni anni addietro affidato qualcosa di molto prezioso all'allora abate Maynulfo da Silvacandida, tornando solo ora a recuperarlo. 
Ignazio da Toledo e il frate Vivïen de Narbonne erano un tempo stati compari nell'affare di procurarsi e vendere in giro per l'Europa sacre reliquie. Un affare che non era peró andato nel modo sperato, catturando inspiegabilmente l'attenzione dei Veggenti e costringendo i due amici a separarsi per non essere entrambi catturati.
Cosa avesse spinto la Saint Vehme a mettersi sulle loro tracce, Ignazio non l'aveva mai capito, costretto tuttavia a fuggire di città in città per anni, fino al viaggio al monastero di Santa Maria del Mare. Che fine avesse fatto Vivïen, Ignazio non lo sapeva, non avendo più avuto sue notizie sin dalla separazione.
La risposta ai suoi quesiti peró gli arrivó presto. L'Uter Ventorum, il misterioso libro contenente il segreto per invocare gli angeli, attendeva solo di essere trovato da uno dei molti che gli davano la caccia.
Da qui l'autore costruisce abilmente un intreccio per giungere all'inatteso finale, utilizzando un linguaggio semplice, con brevi capitoli nella prima parte dell'opera, ma coinvolgendo il lettore in una trama mai noiosa.
Il finale non delude, anche se non entusiasma particolarmente. Considerando che questo è il primo romanzo di Marcello Simoni, direi che l'esito è ampiamente positivo. Un libro che consiglio di leggere agli appassionati di romanzi storici.

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