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"Il Mercante di Vaniglia", di Corrado Sobrero, 0111 Edizioni. Un uomo viene trovato su una spiaggia, ferito e senza memoria, con stretti nel pugno quattro piccoli semi misteriosi.In questo modo inizia "Il Mercante di Vaniglia", terzo romanzo di Corrado Sobrero. Ancora una volta, così come era stato per l'esordio di questo ottimo scrittore, ci troviamo in atmosfera caraibica. Lo sfondo dell'azione è infatti Navidad, piccolo villaggio della Nuova Spagna che vive il suo isolamento come una benedizione. In particolare la storia si svolge all'interno dell'abbazia di Navidad, un piccolo mondo in un altro piccolo mondo che viene all'improvviso sconvolto da una serie di inquietanti omicidi. Corrado Sobrero è un bravo giallista, che sa farti credere a ciò che vuole lui pur dandoti gli strumenti per capire. Corrado Sobrero ha uno stile molto particolare e personale, ma è anche capace di cambiare registro se occorre, qualità molto apprezzabile in uno scrittore.Il suo primo romanzo, "Nevica sull'isola di Baro", forse era più bello, un po' più profondo, ma anche quest'ultimo suo lavoro porta in sè interessanti spunti di riflessione, tipo: "in ogni uomo se ne nasconde sempre un altro". Ci sono sempre cose particolari e divertenti, in sintonia col carattere dell'autore: per esempio all'inizio l'uomo sulla spiaggia, mezzo nudo, viene trovato da una ragazza che racconta a suo padre di averne visto solo la parte "mezza vestita". Credo che Corrado Sobrero sia un autore assolutamente da leggere, bravo quanto molti scrittori che pubblicano con case editrici più grandi. A conferma di ciò, ricordo che il suo secondo romanzo, "Il pulcino Bolscevico", è il vincitore del concorso "Il Carmelino" indetto da "La Carmelina Edizioni". PS: sì, quello nella foto è Richard Chamberlain in "Shogun". Chissà perché il protagonista de "Il Mercante di Vaniglia" l'ho immaginato così.
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