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Il mercatino del biologico. Tra scambio di cibo, prodotti e “immaginario”.

Creato il 06 dicembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Fotografia di Michela Mariotti

Fotografia di Michela Mariotti

E’ fissata per domenica 7 dicembre l’ultima edizione del 2014 del mercato mensile Umbria Terra Viva dedicato ai prodotti biologici e all’artigianato creativo ecocompatibile, presso Piazza Piccinino a Perugia dalle 9.30 alle 20. Il mercato, attivo da oltre 20 anni, è un appuntamento fisso (promosso dall’associazione Bio Umbria Art – http://www.bioumbria-art.it) per gli amanti del cibo naturale, dell’artigianato, della cosmesi eco-compatibile e del commercio equo. L’andamento per il 2014 è stato positivo nonostante alcune difficoltà dovute ad una stagione estremamente piovosa che ha compromesso alcune produzioni, e ha ridotto la frequentazione del mercato da parte dei consumatori in alcune prime domeniche dell’anno. Al mercato si possono trovare una grande varietà di prodotti: vino, miele, formaggi, prodotti da forno, frutta e verdura freschi, succhi di frutta, legumi, pasta, prodotti del commercio equo e solidale, cosmetici e saponi, oggetti in legno d’olivo, gioielli, ceramiche, piante. Il 2014 ha visto una leggera riduzione della presenza di agricoltori che forniscono verdura fresca nonostante sia in crescita la richiesta da parte del pubblico di questo genere di prodotti. Gli organizzatori del mercato sono infatti interessati all’inserimento di nuovi produttori per la vendita di ortaggi auspicando l’ingresso di giovani agricoltori. Proprio per incentivare la loro presenza, la partecipazione al mercato per chi porta frutta e verdura (autoprodotta e biologica) è gratuita.

Il valore dei mercati dei produttori non risiede solo nella circolazione di cibo fresco e di qualità nei contesti urbani, ma anche nella creazione di uno scambio tra produttori e consumatori di conoscenza, informazioni e socializzazione. Scrive l’antropologo Claude Fischler che l’uomo è l’unico essere vivente che si nutre di carne, vegetali e “immaginario”, sottolineando l’importanza degli aspetti simbolici, affettivi e relazionali che l’alimentazione ha per le persone in tutte le culture e attraverso tutte le classi sociali. Se l’alimentazione trascende l’aspetto della nutrizione per entrare nella sfera del sociale e del culturale, l’esperienza dell’incontro tra produttori e consumatori nei mercati è un valore che può portare a un rapporto col cibo più profondo e informato.

Assaporare un formaggio artigianale biologico conoscendo la storia delle persone che lo producono, ad esempio, aggiunge al valore nutritivo, salutistico e sensoriale della degustazione del prodotto la consapevolezza del lavoro, dei saperi e delle tecniche delle famiglie di artigiani che lo producono. “E’ la mano dell’uomo ciò che rende buono un prodotto” ci dice Maria Assunta Manca, titolare dell’azienda “Su Nuraghe” (https://www.facebook.com/sunuraghe.eu), che al mercato di Piazza Piccinino vende ogni mese i propri pecorini freschi e stagionati, caprini, formaggi misti e ricotte.

Elisa Ascione



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