Il mercato dei feticci vudù di Akodessewa
Creato il 28 settembre 2011 da Zonwu
Il mercato del feticcio di Akodessewa (Akodessewa Fetish Market) è considerato il più grande mercato di feticci vudù del mondo, e si trova nel bel mezzo di Lomé, la capitale del Togo. E' essenzialmente un'enorme farmacia tradizionale a cielo aperto dalla quale curatori e malati possono prelevare l'ingrediente più adatto alle loro esigenze.
Il mercato vudù di Akodessewa non è di certo un tradizionale mercato occidentale: accatastate su banchi di legno o sul terreno fangoso, è possibile reperire parti di animali e piante di ogni tipo, provenienti da diverse regioni dell'Africa Centrale.
La moderna religione vudù non è altro che l'evoluzione di una delle religioni più antiche del mondo, vecchia quanto l'uomo stesso. Fu soltanto nel 1600-1700 che venne codificata una forma di vudù molto simile a quella di oggi, prendendo ispirazione da diverse correnti spirituale africane ed elementi di derivazione cattolica.
Il dio creatore del Vudù è presente in ogni forma di vita del pianeta, in ogni briciolo di materia dell'universo, e attraverso la sua energia è possibile, secondo i praticanti, curare ogni male fisico o spirituale. "Questo posto è come una farmacia per qualunque persona del mondo" spiega Joseph, curatore del Benin. "Quando qualcuno viene colpito da una malattia grave e l'ospedale non può aiutarlo, vengono qui al mercato dei feticci".
"Abbiamo diversi tipi di teste di animali" continua Joseph. "Qui ci sono teste di coccodrillo e molte teste di scimmia. Abbiamo anche uccelli come avvoltoi e gufi, come anche camaleonti, serpenti, cobra e vipere. Per assumere la medicina, polverizziamo le teste con erbe, e mettiamo la mistura sul fuoco. Questa procedura crea una polvere nera. Pratichiamo tre tagli sul petto o sulla schiena del paziente, e strofiniamo la polvere".
Avete problemi di fertilità? Il mercato vudù di Lomé può fornirvi la sostanza adatta a risolvere il problema. "Se tu e tua moglie non avete avuto figli dopo 10 anni di tentativi, e l'ospedale non può aiutare, qui abbiamo alcune medicine che possono aiutare la donna ad avere figli".
In Togo, come in altri Paesi africani, circa l'80% della popolazione fa affidamento sulla medicina tradizionale per risolvere problemi di salute, e non si tratta soltanto di una questione culturale: se consideriamo che in alcune regioni c'è un solo medico ogni 50.000 abitanti, rivolgersi ad un curatore rimane l'unica strada da intraprendere per tentare di sanare il proprio corpo.
La medicina tradizionale africana è spesso connessa alla sfera spirituale, tanto che in molte culture africane vale il detto "nessuno si ammala senza una valida ragione". I praticanti della medicina tradizionale eseguono diagnosi basandosi su chi o cosa possa aver dato origine alla malattia, invece che concentrarsi sull'aspetto medico della questione.
Anche se si può ricondurre l'inizio di una malattia ad una causa del tutto naturale, il curatore tenderà sempre a trovare una ragione soprannaturale: se un serpente vi morde, ci sarà sempre e comunque una vostra colpa dietro alla ragione per la quale siete stati attaccati.
Il trattamento delle malattie, inoltre, è affidato a pratiche magiche tradizionali, tramandate da padre a figlio e che utilizzano spesso elementi naturali, di origine animale o vegetale. Ad esempio, in Benin i curatori utilizzano grasso di boa per curare i reumatismi, mentre si crede che l'avvoltoio possa fornire poteri di chiaroveggenza e aumentare l'intelligenza.
L'utilizzo costante di feticci, manufatti o oggetti di derivazione naturale, ha consentito la nascita di un ricco mercato di parti animali come quello di Akodessewa. I loa, spiriti e manifestazioni della divinità, possono trasferire la loro forza all'essere umano tramite i feticci, arrivando ad uccidere o a curare malattie.
Sulle circa 6.400 specie di piante presenti nella fascia tropicale africana, oltre 4.000 sono utilizzate nella medicina tradizionale per curare una vasta gamma di problemi. Se queste piante abbiano un reale effetto sull'organismo è tuttavia un problema che andrebbe analizzato con molta attenzione.
Per quanto riguarda gli animali utilizzati nella medicina tradizionale africana, fino ad ora sono state identificate oltre 147 specie di vertebrati dall'analisi di alcuni mercati sudafricani. Nella lista ci sono 60 mammiferi, 33 specie di rettili, 53 di uccelli, e qualche specie di anfibio.
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