Il mercato dell’Inter (By Scare82)

Creato il 30 giugno 2013 da Simo785

Storicamente il periodo che va dalla fine del campionato ai primi di luglio è dedicato alla risoluzione o ai rinnovi delle comproprietà e ai riscatti, o mancati tali come va di moda negli ultimi anni, dei giocatori in prestito della stagione appena passata.

Però ci sono squadre che per necessità iniziano a fare sul serio sul mercato calciatori già da questo periodo ed una di queste è sicuramente l’Inter. L’Inter viene da un’annata disastrosa, conclusa con il nono posto in classifica e la non partecipazione alle coppe europee come non accadeva da parecchi anni. Le circostanze hanno portato al cambio della guida tecnica, l’enfante prodige Stramaccioni è stato sostituito dal molto più esperto Mazzarri abituato a piazze molto calde, come la sua esperienza a Napoli ci insegna. Quindi per forza di cose, nuovo allenatore e voglia di far vedere ai tifosi la volontà da parte della società di ritornare agli sfarzi di un passato non troppo lontano i criticatissimi uomini mercato neroazzurri hanno iniziato prestissimo l’opera di rinforzare e sfoltire una rosa che ha reso di meno delle aspettative.

Già prima della fine del mercato si sapeva di cinque acquisti: i difensori Andreolli e Campagnaro, i centrocampisti Botta e Laxalt e l’attaccante Icardi, i primi tre svincolati dalle vecchie squadre. Notizia di questi giorni il più che possibile acquisto di un’altra giovane punta che si è messa in luce nel campionato passato, Belfodil del Parma e la trattativa forse in fase molto avanzata per il cileno Isla, una delle poche note stonate della stagione juventina ma con l’attenuante di un grave infortunio che non gli ha permesso di rendere come sa. Se questi due acquisti andranno in porto, forse la squadra titolare e le riserve che ha in mente Mazzarri saranno disponibili già per il ritiro estivo, con tutto il tempo di cercare occasioni, soprattutto a centrocampo per completare il parco giocatori neroazzurro per la stagione 2013/14.

Ora il difficile per Branca/Ausilio è vendere quei giocatori che non rientrano nelle idee del mister. Senza coppe europee una rosa formata da 23/24 giocatori di movimento è più che sufficiente (con le incognite Milito, Zanetti e Botta lungodegenti che meritano un caso a parte). Quindi a meno di sorprese i tre portieri saranno Handanovic, Castellazzi e Carrizzo con i giovani Di Gennaro e Belec che sicuramente andranno in prestito e Bardi pronto a subentrare al fortissimo portiere sloveno in caso di offerta irrunciabile, altrimenti prestito anche per lui, ma finalizzato a giocare con continuità in serie A. Mazzarri schiera una difesa  a tre, quindi diciamo che sei,sette centrali è il numero giusto. Anche qui a meno di offerte irrinunciabili prenderanno il via Ranocchia, Juan Jesus, Campagnaro, Samuel, Andreolli e due possibili acquisti, con Silvestre pronto a dire si al Parma nell’affare Belfodil e Chivu a rescindere e cercare un ultimo contratto di una grandissima carriera. Gli esterni dovranno essere di gamba, cioè capaci di “fare” tutta la fascia. In squadra ci sono già Nagatomo, Schelotto e Pereira che sembrano essere confermati, Obi che secondo me, al netto di infortuni, rende al meglio con questo stile di gioco e Jonathan che andrà ceduto. Se arriva Isla un acquisto in questa posizione sarà possibile solo in caso di una cessione, con Zanetti che una volta ripreso all’occorrenza può tornare nel suo vecchio ruolo. I centrali di metà campo titolari al momento sono Cambiasso, Guarin e Kovacic. Molte voci danno il colombiano lontano da Milano. Le riserve potrebbero essere Mudingayi, Kuzmanovic e Zanetti. Gargano non sarà riscattato, fine dei rapporti con il Napoli anche dopo i casi Mazzarri e Campagnaro?, e Stankovic quasi sicuramente rescinderà in amicizia il contratto. L’attacco sembra la situazione più stabile. Già in squadra Palacio, Icardi e Milito, quasi Belfodil con Rocchi che non sarà confermato e Cassano diretto al Parma. Quindi al momento, considerando Isla e Belfodil in squadra all’appello manca un centrale difensivo non titolare e un’alternativa più che valida a Cambiasso, diciamo un regista dai piedi sopraffini. Non mi sono dimenticato di Botta e Alvarez che potrebbero essere le variabili impazzite della squadra, gli Hamsik della situazione. Se per Ricky la conferma non è così sicura, la sensazione è che con una buona offerta possa partire senza troppi ripensamenti. L’infortunio che ha subito Botta complica parecchio le cose. Dico subito che Mazzarri non ama molto l’uomo di fantasia puro, quindi inserire Botta nella squadra titolare sarebbe difficile da subito, ma come dicevo una variabile impazzita serve sempre alla squadra e Mazzarri saprà sfruttarlo al meglio.

Discorso spinoso: i giovani. Dico subito che secondo me l’Inter non può giocare con una squadra di 21enni o meno. Certo alcuni campioni a quell’età già sono dei titolari affermati, ma non per tutte le promesse la definitiva consacrazione avviene nello stesso tempo. Molti dicono che siccome la difesa titolare dell’Under 21 era completamente di proprietà dell’Inter, la società dovrebbe richiamare in blocco e far giocare quei ragazzi. Ma….. non funziona così. La serie A non è un torneo giovanile e la difesa dell’Under ha dimostrato di non essere così imbattibile contro la Spagna, dove giocano alcuni giocatori già titolari ad alti livelli. Donati e Caldirola sono già stati ceduti a titolo definitivo (l’impressione è che la società non li ritienga idonei a San Siro, ma solo per squadre medio piccole, anche se per Caldirola si parla di una clausola di controacquisto a prezzo già stabilito) mentre per Bianchetti e Biraghi sicuramente ci sarà la possibilità di affrontare la prossima serie A. Bardi forse è il pezzo pregiato e la società punta molto su di lui. Un paio d’anni in squadre di serie A possono solo fargli bene, a meno di non vendere bene Handanovic e giocarsi subito questa scommessa quasi sicuramente vincente. Fra gli altri anche Mbaye gode di molta considerazione, ma lo si vuole vedere all’opera con continuità. A centrocampo Benassi è il giocatore simbolo della ex primavera neroazzurra. Nella scorsa stagione ha dimostrato di meritare la serie A, una stagione continua ci dirà se oltre la A vale San Siro ogni due domeniche. Discorso analogo per Duncan che viene da un’ottima seconda parte di stagione al Livorno. In attacco Livaja inizierà la stagione con la maglia dell’Atalanta e la possibilità di “limare” il suo troppo irascibile carattere e di confermare quello che si è intravisto in Europa League. Longo forse inizierà la stagione con l’Inter per permettere a Milito di riprendersi con calma e al limite credo che per lui la cosa migliore sia un prestito a Gennaio. In Spagna, finchè l’allenatore ha creduto in lui, è stato fra i protagonisti dell’Espanyol.

In squadra comunque ci saranno alcuni giocatori nati negli anni 90 come Juan Jesus, Obi, Kovacic, Icardi e Belfodil. Meglio non esagerare se si vuole fare un campionato di vertice e non bruciare giovani talenti. San Siro non perdona. Essere fischiati da ottanta mila persone può far vacillare le certezze anche dei più scafati, figuriamoci quelle di ragazzi alle loro primissime esperienze nel calcio dei grandi. Non tutti hanno il carattere duro di Balotelli.


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