Proseguiamo con la conoscenza del Mercato Finanziario cercando di capire meglio come funziona e quali sono i suoi Strumenti.
Il Mercato degli Strumenti Finanziari si distingue in mercato primario e mercato secondario, il mercato primario è il luogo in cui avvengono le emissioni degli strumenti finanziari di varia natura in cui i soggetti emittenti corrono l'obbiettivo di raccogliere capitali per potere effettuare poi determinati investimenti.
Il mercato secondario ha la funzione di rendere negoziabili questi strumenti finanziari emessi nel mercato primario allo scopo di consentirne la circolazione tra gli investitori e quindi di agevolare lo scambio di titoli e di consentire, per esempio a chi ha sottoscritto un investimento a medio/lungo termine, di poter uscire prima da questo investimento.
La negoziabilità quindi è un aspetto fondamentale del mercato secondario, ma essa è legata a diversi elementi, in primo luogo al mercato di riferimento e alle caratteristiche degli stessi strumenti finanziari, ci sono infatti titoli più negoziabili rispetto ad altri, perché magari sono emessi in quantità più ingenti, ed è più facile trovare compratore e venditore, da questo punto di vista è più facile negoziare un titolo di debito (titoli di Stato, obbligazioni) rispetto ad un titolo azionario.
Il mercato primario è altamente regolamentato mentre nel mercato di secondo livello la regolamentazione c'è ma è un pochino più debole è questo comporta un livello di negoziabilità inferiore rispetto al mercato di primo livello.
Esistono vari circuiti in cui possono avvenire le negoziazioni con criteri e sistemi d'esecuzione molto diversi, infine c'è il mondo delle banche che attraverso il mercato degli sportelli di negoziare questi strumenti finanziari.
Tutti gli Strumenti Finanziari prevedono un rischio che rappresenta la possibilità di ottenere un rendimento inferiore a quello atteso o anche una perdita, rischio e rendimento sono due facce della stessa medaglia, da un lato abbiamo l'opportunità e dall'altro abbiamo il pericolo, occorre poter gestire e programmare i propri investimenti prima di effettuarli, per fare ciò è necessario acquisire padronanza del mercato e dei suoi meccanismi in modo da evitare all'investitore il tipico atteggiamento imitativo:
compra quando tutti comprano e vendi quando tutti vendono
La diversificazione è la parola chiave per poter gestire il rischio, fra:
- Strumenti finanziari
- Tassi (obbligazioni)
- Durata (obbligazioni)
- Liquidità (obbligazioni)
- Emittente (obbligazioni)
- Ambito geografico (azioni)
- Settore economico (azioni)
Utilizzare un fondo comune di investimento può aiutare a frazionare il rischio in quanto un gestore sceglie professionalmente gli strumenti finanziari e fraziona i nostri risparmi su più strumenti.
Anche i piani d'accumulo possono essere un aiuto in modo da evitare di investire tutti i nostri soldi subito ma metterli in piccole dosi, quindi mese per mese conciliare i prezzi tra gli alti e bassi dei mercati, cercando di ottenere un rendimento costante.
Il rendimento è calcolato sul tasso di interesse, il tasso di interesse è il prezzo che si deve pagare per avere la disponibilità di una somma di denaro (tasso passivo). Vi sono diversi tassi di interesse sul mercato in base alle diverse caratteristiche dei mutui e dei prestiti che si effettuano, il tasso ufficiale è l'euribor che è emesso dalla bce.
Il tasso di interesse rappresenta il prezzo del denaro e va valutato dal punto di vista dell'investitore, cioè l'investitore che ha una somma di denaro eccedente le sue necessità la investe perché questo denaro sia produttivo ma in questo caso bisogna tenere conto del rischio che deve essere valutato in riferimento all'andamento della borsa valori in cui vengono negoziati i titoli che possono essere a reddito fisso e a reddito variabile:
- A reddito fisso sono le obbligazioni, che garantiscono il pagamento di una cedola periodicamente fino alla scadenza del titolo stesso
- A reddito variabile sono le azioni, in cui il compenso è dato dal dividendo che dipende dall'andamento della società
Il rischio principale in cui incorrono tutti gli investimenti finanziari è il rischio dell' inflazione che è la causa della riduzione del potere d'acquisto della moneta, questa situazione avvantaggia il debitore e svantaggia il creditore e l'immediata conseguenza è che il creditore presterà ad un tasso di interesse più elevato. L'inflazione è il pericolo maggiore in cui l'investitore può incorrere perché spesso se l'investimento è a lungo termine, dal momento dell'acquisto al momento della scadenza le situazioni economiche possono modificarsi, ma altri rischi interferiscono sul buon andamento degli investimenti.
Nel caso delle obbligazioni il rischio è collegato all' insolvibilità del debitore, cioè l'emittente, (tassi di interesse troppo elevati suggeriscono che si trova in pessime situazioni economiche dunque l'investimento va evitato).
Per quanto riguarda invece le azioni, sono sensibili all'andamento economico, per cui il rischio dipende dalla scelta dei comparti economici a cui appartengono:
- I titoli industriali sono titoli sensibili all'andamento della produzione.
- I titoli energetici, telefonici, alimentari sono più stabili anche se potrebbero essere soggetti a speculazione.
Comprendere tutti questi passaggi sembra complicato, anzi probabilmente lo è ma penso che a piccoli passi si possa piano piano apprendere e padroneggiare questi argomenti tanto ostici che girano attorno alla materia finanza.