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Il Mercato Pubblicitario Italiano

Creato il 19 febbraio 2014 da Pedroelrey

Niel­sen ha dif­fuso ieri i dati degli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari per mezzo del 2013 ed il rela­tivo con­fronto rispetto al 2012.

Secondo i dati resi dispo­ni­bili l’ennesimo annus hor­ri­bi­lis si chiude con una ral­len­ta­mento nella fles­sione com­ples­siva atte­stan­dosi al –4% a dicem­bre 2013 rispetto al pari periodo dell’anno pre­ce­dente. Nel com­plesso il 2013 si chiude con un calo del 12.3% rispetto al 2012 pari a 896 milioni di euro in meno di ricavi complessivi.

ADV diff2012-2013

Non vi è media che non regi­stri una fles­sione e, per la prima volta dopo un trend posi­tivo da molti anni a que­sta parte, anche gli inve­sti­menti in adver­ti­sing display sul web regi­strano anch’essi un calo: –1.8% rispetto al 2012.

Ana­liz­zando il det­ta­glio dei mezzi, la quota mag­giore del calo, in valori asso­luti, è da impu­tarsi a tele­vi­sione e carta stam­pata che com­ples­si­va­mente rap­pre­sen­tano il 77.3% del totale degli inve­sti­menti pub­bli­ci­tari clas­sici nel 2013. La TV regi­stra una ridu­zione del –10% per il 2013, infe­riore al totale mer­cato. Con­ti­nua il momento di grande dif­fi­coltà strut­tu­rale per la stampa, ferma a –21.2%. con i perio­dici in mag­gior sof­fe­renza rispetto ai quotidiani.

È oppor­tuno segna­lare come il calo dei ricavi sia supe­riore a quello degli spazi ven­duti, segno di una ten­sione sui prezzi impu­ta­bile cer­ta­mente alla crisi eco­no­mica del Paese ma anche ad una ten­sione strut­tu­rale in una nazione dove i listini non hanno mai rap­pre­sen­tato un rife­ri­mento con­creto con sconti che par­tono dal 70% in su; una farsa.

In una nazione di discon­nessi cro­nici che si abbuf­fano di TV gli inve­sti­menti su que­sto mezzo con­ti­nuano a rap­pre­sen­tare il 55% del totale. Stampa e Inter­net si atte­stano rispet­ti­va­mente al 20% e al 17% [stima sul valore com­ples­sivo del web, com­pren­dente anche la search e i social non rile­vati pun­tual­mente da Niel­sen]. Radio e direct mail assor­bono a testa il 5%, men­tre gli altri mezzi si divi­dono il 3% del mercato.

Il gra­fico sot­to­stante visua­lizza il calo per­cen­tuale di cia­scun medium. Ogni bolla è grande quanto la per­cen­tuale di per­dita; un primo esem­pio di visua­liz­za­zione dei dati [*], “mis­sion” di DataMediaHub.

ADV-perdita_percentuale-2013-vs-2012

[*] I gra­fici e le imma­gini pro­dotte da Data­Me­dia­Hub pos­sono essere riu­ti­liz­zate con licenza Crea­tive Com­mons Attri­bu­zione — Non com­mer­ciale 3.0 Ita­lia. Per uti­lizzi diversi potete con­tat­tarci. Gra­zie.

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Pier Luca Santoro
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