Il mercoledì del libro sconosciuto

Creato il 23 aprile 2014 da Simonbug78 @simonbug78
Passeggiando tra gli scaffali di una piccola libreria, scperta da poco nel centro di un piccolo paese in Umbria, ho notato questo libro, stranamente in bella mostra, visto la data della sua uscita. Da tempo lo volevo leggere, non solo per l'autrice, che mi piace molto e che tutt'oggi seguo, ma anche per cercare di capire un pò di più di un mondo a me completamente sconosciuto.Argomento di infiniti dibattiti, anche nella storia più recente del nostro paese, l'Islam e specialmente le sue donne, hanno diviso i pensieri di noi occidentali da molto tempo. Lilli Gruber, inviata in un percorso all'interno del mondo islamico, porta a riflettere i suoi lettori attraverso le varie testimonianze raccolte nei suoi innumerevoli servizi che il suo lavoro da giornalista l'ha portata a compiere.Interessante è anche il glossario che l'autrice ha inserito al termine del libro, sicuramente apporterà maggiori risposte alle tante domande che ci siamo fatti ascoltando o leggendo i vari media.
Titolo: "FIGLIE DELL'ISLAM" la rivoluzione pacifica delle donne musulmaneAutore: Lilli GruberEditore: Rizzoli (prima edizione ottobre 2007) Pagine: 343Prezzo: amazon, inMondadori, LaFeltrinelli con copertina rigida a €7,82 - mentre in versione ebook a €6,99
Sinossi...
Shabara è nata in Inghilterra da una famiglia pakistana, si sente "inglese al cento per cento" e il velo islamico lo mette solo quando va in moschea. Sua cugina Tiyaba lo tiene sempre: le hanno detto che nel giorno del giudizio il diavolo urinerà sulle teste delle donne che non lo portano. Asmaa ha una cicatrice che non guarirà mai: a quattro anni, la mammana del suo villaggio egiziano le ha reciso il clitoride con un rasoio. La madre di Husnia si è sposata a nove anni ma a quattordici sua figlia, oggi docente universitaria nello Yemen, è riuscita a rifiutare il marito scelto per lei. M., psicoanalista, e altre quarantasette donne dell'alta borghesia saudita si sono messe al volante per protestare contro la legge che vieta loro di guidare; hanno percorso poche centinaia di metri prima di essere arrestate. Khadija, fuggita dall'Algeria della guerra civile, ha scatenato polemiche indossando l'hijab per condurre il tg su Al Jazeera. Proprio perchè non voleva uscire senza velo, Hayrunisa, l'attuale first lady turca, da giovane è stata costretta a rinunciare all'università: nel suo paese il copricapo islamico è proibito nelle istituzioni pubbliche. A Tangeri, Meriam scrive la tesi di dottorato sulla condizione delle prostitute e per le sue ricerche ha vissuto un mese con loro; l'hanno sgridata perchè non rispettava il digiuno del Ramadan.
Sono solo alcune delle voci che Lilli Gruber ha ascoltato nel corso del suo viaggio nel mondo islamico, alla scoperta di un universo femminile che si batte con straordinario vigore per il riconoscimento dei propri diritti in una realtà maschilista e retrograda. E' una lotta che non conta solo per il destino delle donne: dalla loro battaglia rivoluzionaria dipende l'avvento della democrazia e della modernità nei Paesi islamici, unico rimedio contro i mali opposti e intrecciati dell'estremismo e del dispotismo.

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