
Il mercurio è un elemento che trova innumerevoli applicazioni nell'industria moderna. Altrettanto vero è che la tossicità del mercurio è elevatissima, tanto che una ricerca di Peter Frederick, ecologo dell'Università della Florida, ha messo in evidenza come il mercurio possa modificare l'orientamento sessuale degli uccelli.
Frederick e i colleghi del suo team hanno prelevato 160 cuccioli dai nidi delle colonie di ibis bianco americano (Eudocimus albus) che vivono in Florida, scoprendo che il mercurio può alterare il comportamento sessuale di questi uccelli.
Dopo il prelievo, i cuccioli sono stati divisi in 4 gruppi, ognuno diviso in 20 maschi e 20 femmine. Una volta raggiunti i 90 giorni d'età, i ricercatori hanno iniziato a somministrare a tre gruppi il metilmercurio (un composto a base di mercurio) nel cibo degli animali a livelli di 0,005 - 0,3 parti per milione, una concentrazione riscontrabile in natura. Il quarto gruppo, invece, non ha introdotto nell'organismo neanche una piccola quantità di mercurio.
Nel corso dei successivi tre anni, Frederick ha monitorato i livelli di mercurio negli ibis, e osservato il loro comportamento sessuale. I livelli di mercurio sembrano essersi accumulati nel corso degli anni, con il risultato di una riduzione pari al 13-15% dei nidi con figli. E una grossa percenuale di queste nidiate fallite era associata a coppie maschio-maschio.
Gli ibis con contenuto di mercurio più elevato hanno mostrato un corteggiamento meno frequente del gruppo di controllo, e meno propensi ad approcciare una femmina. Più la concentrazione di mercurio aumentava nel sangue, più aumentava il comportamento omosessuale, e i maschi cambiavano meno spesso il proprio partner di anno in anno.
Il metilmercurio viene assorbito velocemente dall'apparato gastrointestinale, e viene portato in tutto il corpo, superando la barriera emato-encefalica e la placenta.
Nel caso degli ibis, si ritiene che il metilmercurio causi cambiamenti comportamentali grazie all'azione sul sistema endrocrino, che controlla il rilascio degli ormoni nel corpo.
Dato che i livelli di metilmercurio analizzati sono riscontrabili in natura senza la presenza di alcun inquinante di origine umana, le conseguenze dell'aggiunta di mercurio all'ambiente potrebbero essere più vaste di quanto si pensasse in precedenza.
Anche se, come fa notare Frederick, le conseguenze del mercurio su altre specie potrebbero essere differenti, dato che la sua ricerca si è concentrata sugli ibis. "Il loro comportamento potrebbe essere meno fragile o più forte al metilmercurio" dice Heinz Köhler, a capo della Dipartimento di Ecologia Fisiologica Animale dell'Università di Tübingen.
"La mia paura" spiega Frederick "è che le persone leggeranno questa ricerca e salteranno immediatamente alla conclusione che gli esseri umani che ingeriscono mercurio diventeranno gay. Voglio essere molto esplicito: questo studio non ha niente a che fare con quello".
Mercury causes homosexuality in male ibises
