Per noi di Piante & Vivai il “Giardiniere” è colui che sa ideare, costruire e mantenere un giardino. Se poi andiamo indietro con il tempo, la storia, le religioni, le culture del mondo, il giardiniere diventa di volta in volta colui che ha fatto il paradiso, ovvero Dio. In effetti la parola giardino è spesso sostituita con paradiso, eden o luogo di delizie. Molto concretamente il giardiniere oggi è una figura multiforme, che ha dimestichezza con l’agronomia, la geometria, l’idraulica, la geologia, un po’ di chimica che non guasta mai, ovviamente la conoscenza delle piante o botanica e perfino la meccanica. Insomma una specie di superman, se poi aggiungiamo che non deve mancare di un certo appeal, di assertività, di linguaggio e perfino di molta sapienza nella gestione del denaro.
Ora la domanda che vi pongo è la seguente: volete fare il giardiniere?
Avanti prego…di posto c’è ne!
Di posto ne troverete sempre, soprattutto se siete disposti a rischiare con il vostro capitale, perché la crisi sta mettendo a dura prova le aziende vivaistiche, i garden center e tutte quelle strutture che già lavorano nel settore della costruzione e manutenzione dei giardini. Queste ditte sono attualmente poco propense alle assunzioni e visto che il mercato non promette nulla di buono bisogna aspettarsi soprattutto risposte negative. E’ pur vero che però il personale con conoscenza o esperienza nel settore ha più probabilità di trovar lavoro, ma come minimo è richiesta competenza nella coltivazione e conoscenza delle piante e nella vendita.
Torniamo ora ai rari esemplari che amano rischiare in proprio, che hanno spirito imprenditoriale e hanno rastrellato il gruzzoletto necessario per “partire”.
“Partire” vuol dire inizialmente accontentarsi di un periodo “magretto” cioè con guadagni striminziti, perché bisogna formare un adeguato portafoglio clienti. Iniziare è anche investire in attrezzature adeguate e professionali. Facciamo un breve elenco:
- decespugliatore: il re degli attrezzi del giardiniere, puntate ai top di gamma
- tosaerba: qui il discorso è ampio, ma di base è necessaria una macchina potente e professionale. Verificatene molte e il meglio della produzione delle varie marche.
- Trattorini e macchine idrauliche verranno forse successivamente e se le manutenzioni lo richiederanno, si possono sempre affittare.
- Motosega: ne servono almeno due, una a lama corta molto maneggevole per sbrancare e potare, e una più potente e pesante per lavori di abbattimento.
- Soffiatore: potente e leggero, meglio se spalleggiabile.
- Attrezzi manuali: carriole, zappe, vanghe, pale, rastrelli, scale, cesoie e forbici (di marche svizzere o giapponesi, sono le migliori)
- Abbigliamento di sicurezza: pantaloni, caschi con visiere e guanti non devono mai mancare.
- Il pezzo forte è però il furgone, tra giardinieri detto anche: “il mezzo”.
Il furgone deve avere una buona portata (almeno 10 qli), compatto (per muoversi meglio nel traffico cittadino) e magari dotato di cassone con sollevatore idraulico e di una piccola gru. Spesso la gru non è considerata nemmeno dagli addetti ai lavori, mentre è uno degli optional che più ringrazierete. Spesa complessiva? Impossibile a dirsi, si va da poche migliaia di eurozzi per materiale usato o usatissimo a molte decine di migliaia di euro per un tutto nuovo di zecca. Ovviamente la spesa maggiore spetta al “mezzo”. Un detto recita: “chi più spende meno spende”…. Ma almeno per il furgone rivolgetevi ad un buon usato per risparmiare tanti bei soldini, magari da reinvestire in conoscenza: la visita a giardini importanti, libri, abbonamenti a riviste e ovviamente pubblicità, un sito, biglietti da visita o brochure…e perché no?
L’iscrizione al portale Piante e Vivai nella nuova sezione dedicata ai giardinieri.
Dimenticavo…Inizialmente potete rivolgervi per l’assistenza fiscale ad una associazione artigiana, i commercialisti cari e di grido verranno in seguito.