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Il “metodo” Obama per gli Open Data

Creato il 13 maggio 2013 da Apregesta7 @regesta_ap

Project Open Data“Big news for open data” scrive Rufus Pollock sul blog dell’Open Knowledge Foundation.

Lo scorso 9 maggio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato un “Executive Order” dal titolo “Making Open and Machine Readable the New Default for Government Information“ che individual gli obiettivi di un aggiornamento della Open Data Policy della sua amministrazione: “the default state of new and modernized Government information resources shall be open and machine readable”.

L’informazione prodotta e raccolta dall’amministrazione e dal settore pubblico (PSI) rappresenta un asset strategico, non solo per garantire la trasparenza, ma anche per favorire lo sviluppo e l’innovazione. Per assicurare l’efficacia di queste potenzialità è necessario che queste informazioni siano “rilasciate” in modo da essere facilmente ricercabili, accessibili e riusabili.

Le specifiche operative di questa evoluzione sono fissate in un Memorandum per i responsabili dei dipartimenti esecutivi e le agenzie federali pubblicato nello stesso giorno dall’Office of Management and Budget della Casa Bianca.  Nel documento viene definito l’obbligo per i vari organi dell’amministrazione di produrre e raccogliere le informazioni in modo che siano garantite i processi di “downstream” e le attività di disseminazione, usando “machine-readable and open formats, data standards, and common and extensible metadata for all new information creation and collection efforts”.

Nel Memorandum vengono definiti le caratteristiche essenziali degli Open Data, che devono essere accessibili, cioè disponibili in “non-proprietary formats”, documentati (anche attraverso “data dictionaries”), riusabili, completi (“with the finest possible level of granularity”), timely. Ma vengono anche indicati i principi per la costruzione di sistemi informativi in grado di supportare l’interoperabilità e l’accessibilità delle informazioni: tali sistemi devono garantire la piena separazione dei dati dall’ “application layer” in modo da massimizzare “data reuse opportunities and incorporation of future application or technology capabilities”.

Ma l’elemento di maggiore interesse dell’iniziativa dell’amministrazione statunitense risiede forse nel “metodo” proposto da Obama per realizzare questa nuova Open Data Policy, attraverso un’elaborazione condivisa e decentrata delle sue specifiche operative e delle sue concrete applicazioni. Per assistere questa evoluzione l’Order del presidente prevede la pubblicazione di “an open online repository of tools and best practices to assist agencies in integrating the Open Data Policy into their operations “.

Lo strumento scelto è GitHub, il principale servizio on line per lo sviluppo di progetti software partecipati e Open Source. Sulla pagina “Project Open Data” della Casa Bianca sono disponibili tutti i documenti e i materiali di supporto. “By choosing GitHub Pages – si legge sul blog di GitHub –, government employees as well as citizens are empowered to continuously propose and discuss potential improvements, creating a living policy document to ‘unlock the potential of government data’”.


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