Il Milan vince e riabbraccia Kakà. Saluti a El Shaarawy?

Creato il 01 settembre 2013 da Mbrignolo

Scritto da Andrea Eusebio  /   1 settembre 2013  /   Nessun Commento

Sono sei sorelle sei e ci faranno vedere un gran campionato. Dopo gli squilli del sabato di Juventus e Napoli, la nella domenica del calcio italiano rispondono Milan, Inter, Fiorentina e Roma. San Siro dà il benvenuto a Matri e Birsa, ma soprattutto si scalda per la trattativa che ha riportato a casa Ricardo Kakà. L’unico neo è El Shaarawy, utilizzato solo all’88° e forse in partenza. La Fiorentina ne fa 5 al Genoa, ma la notizia è che Gomez batte due volte il colpo affondando Liverani e i suoi. Consistente la vittoria dell’Inter a Catania così come il 3-0 con il quale la Roma asfalta il Verona. Tre a uno dell’Udinese al Parma, l’Atalanta piega il Torino, pari tra Bologna e Samp, Livorno dilagante a Sassuolo (4-1): per i romagnoli è già notte fonsa.

Matri ha debuttato in Milan-Cagliari 3-1

TECNICA (Stadio “G.Meazza”, Milano). Risultati calcio in tempo reale – Nella serata di Birsa e, soprattutto, di Matri a San Siro, proprio nelle ore in cui il tramonto di Madrid porta in dote Ricardo Kakà e in tribuna strane voci si inseguono su una possibile cessione di El Shaarawy, il Milan trova il tempo di pensare anche al Cagliari e ottenere i primi tre punti di questa stagione. Non una gara semplice, per gli uomini di Allegri, che solo dopo un’ora di gioco hanno impresso al match la spinta decisiva.

La partita
Sarà il mercato, sarà la Champions, ma finalmente nel Meazza rossonero si vede qualcosa di nuovo. Montolivo, per esempio, è spostato 15 metri più avanti tre le linee di centrocampo e difesa avversarie, un’opzione di cui Allegri aveva parlato nei giorni scorsi e che evidentemente ha provato in settimana. Davanti saluta l’undici titolare (e anche il Milan?) El Shaarawy, il quale lascia spazio a Robinho. Della serie: chi non muore si rivede.
Il modulo del Cagliari è speculare, con Ekdal e Cabrera che a turno si applicano sulla marcatura di De Jong, metronomo rossonero.
In realtà gli equilibri saltano prima di subito: all’8′ Balotelli si allarga liberandosi al cross, il rasoterra è potente e complice una finta di Montolivo la sfera giunge a Robinho per un piattone semplice tanto quanto vincente.
Due giri di lancetta e Binho prova a replicare: dribbling ubriacante su Dessena, mancino potente e palla che esce di un soffio.
Il Cagliari pare riuscire a riordinare le idee dopo lo schiaffo preso; sardi crescono in intensità e alzano il baricentro, ma alla mezz’ora la doccia è di quelle gelide: errore di posizione sul settore di sinistra, Montolivo crossa facile in mezzo, Balotelli di prima intenzione trova un Agazzi miracoloso, che sull’accorrente Mexes non può però fare proprio nulla. Alla mezz’ora è 2-0.
Tutto facile? Macchè. Il Milan è ancora con la testa al gol quando, 120 secondi dopo, Sau parte da sinistra, converge al centro e lascia partire un destro potente e preciso che termina la sua corsa alle spalle di Abbiati. Il gol è da cineteca, la partita di nuovo in bilico.
Gli ospiti – anche loro ipoteticamente distratti da ben altri fattori rispetto al rettangolo verde – sono invece sul pezzo e il Milan si rende pericoloso solamente con una punizione di Balotelli al 39′. Proprio Balotelli appare il più svantaggiato dall’assetto milanista con Montolivo trequartista: l’ex viola si muove molto ma entra spesso nelle linee di passaggio solitamente dirette a Supermario, che non la prende proprio benissimo.

Nella ripresa nessun cambio (e nemmeno l’ombra di El Shaarawy nel consueto torello dei panchinari), e la prima occasione è per Nainggolan, la cui conclusione viene respinta da una scivolata provvidenziale di Abate.
Al 62′, però, il Milan chiude i conti: cross in area, disimpegno folle di Ariaudo che di testa serve di fatto Balotelli, il cui potente destro risulta imparabile per Agazzi. E’ il 3-1, ma di fare le cose semplici i ragazzi di Allegri stasera non hanno proprio voglia. Al 73′, infatti, Zapata regala palla a Ekdal sulla trequarti, verticalizzazione per Sau che incredibilmente calcia debole sulla figura di Abbiati, a tu per tu col portiere rossonero.
Lopez prova a buttare nella mischia Ibarbo ed Eriksen, ridisegnando un 4-3-3 più offensivo; nel Milan c’è invece il ritorno ufficiale del “bimbo cresciuto” Matri, subentrato a un Robinho di cui si erano perse le tracce al 10′ del primo tempo. Assurdi, invece, i tre minuti concessi a El Shaarawy. L’ultimo quarto d’ora si registra una sola buona occasione per Ibarbo, ma il Cagliari già da un pezzo aveva alzato bandiera bianca.
Domani è un altro giorno, un altro di calciomercato: alla materna del Milan giungerà anche il “bimbo de oro”. Che tra tutti questi infanti non ci sia più posto per il Faraone?

MILAN-CAGLIARI 3-1 (2-1) 8′ Robinho, 30′ Mexes, 32′ Sau, 62′ Balotelli

MILAN (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Emanuelson; De Jong, Poli (78′ Nocerino), Muntari; Montolivo, Robinho (66′Matri), Balotelli. All: Allegri

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Dessena, Rossettini, Ariaudo, Murru; Conti, Ekdal, Nainggolan; Cabrera (59′ Ibarbo), Sau (78′ Eriksen), Pinilla (71′ Nenè). All: Lopez

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