Kakà saluta Cassano
Sarebbe troppo facile parlare di Cassano. Non lo faccio per un motivo altrettanto ovvio: sto aspettando che mi arrivi il dizionario barese-italiano curato da Piero Scamarcio che ho comprato su eBay. Mi è costato poco, di sicuro meno di quanto spende l’ordine dei giornalisti per l’assicurazione anti-rissa per i fotografi preferiti dal buon Fantantonio. Ancora dunque non ho capito se la frase “sopra il cielo c’è l’Inter” fosse una frase in italiano o è un’espressione gergale di Bari Vecchia o Cassano ha fumato gli ultimi ciuffi di erba di San Siro.
Quindi parliamo d’altro. Andato via Cassano e arrivato Pazzo Pazzolivo Pazzini, il mercato del Milan è tornato nel vivo. Altro che smobilitazione, la società ha un progetto ben chiaro. E tutto ovviamente ruota intorno al clamoroso arrivo di Ricardo Izecson Leite. Certo, detto così pare che stiamo aspettando il nuovo talento brasiliano, il gioiello del futuro verdeoro, un nuovo ennesimo mago del futebol. E invece semplicemente siamo lì trepidanti, o meglio qualcuno dice di essere trepidante, in attesa che si riprenda la maglia rossonera Kakà. I più pessimisti ricordano il fallimento del ritorno di Shevchenko qualche anno fa. Sempre a pensare male, un po’ di fiducia e ottimismo, cribbio!
Ecco che attorno a Kakà ruoterà il vero progetto del Milan. Lui è il fulcro di una squadra davvero rinnovata. Siamo in grado di svelare quali saranno le prossime mosse di mercato che in una settimana consentiranno al Milan di tornare al top e insidiare la Juventus più di quanto non stia facendo il procuratore Palazzi.
Portiere: Abbiati è ormai da tempo promosso, ma la società vuole tutelarsi. Ogni tanto si infortuna e qualche volta gli scappano delle papere che neanche negli stabilimenti di foie gras. Allora si prepara il clamoroso ritorno di Sebastiano Rossi, che si riprenderebbe il posto che Abbiati gli tolse nel 1999 a causa di quella lieve incomprensione con Christian Bucchi (Seba voleva solo misurargli il collo per regalargli una camicia, quale modo migliore se non con una cravatta?). Rossi al momento è libero, almeno finché non gli fanno il processo per aver aggredito un carabiniere.
Difesa: siamo a posto così, chiaro. Ci servono solo due centrali e un paio di terzini. Quasi certi i nomi di Maldini (Cesare) e Trapattoni, bisogna solo aspettare che Teo Teocoli si liberi dal precontratto con l’Atletico Van Goof e che Giuanìn sistemi alcuni problemi con la polizia irlandese. A Dublino vogliono assolutamente sapere se il gatto è stato torturato o è entrato nel sacco di sua spontanea volontà. Poi ovviamente c’è Digao: Kakà non viaggia mai senza, è il suo bagaglio a mano. Cafù dovrebbe arrivare a breve, giusto il tempo di fare la scorta di Big Babol a Milanello. Molto probabile il ritorno di Cosmin Contra. tanto Davids non gioca più.
Centrocampo: è uno dei reparti più rivoluzionati e già va bene, con un Traoré così potrebbe andarsene pure Nocerino. Però i rinforzi servono, almeno per far rifiatare i titolari impegnati su più fronti, compresi i tornei di calciobalilla al dopolavoro di Carnago. E così torna Esajas, l’amico di Seedorf che in realtà non se n’è mai andato: ora non fa più il lavapiatti, era il kebabbaro di fiducia di Cassano e ora è di nuovo disoccupato. Per gli altri ruoli è sicuro il sì di Jesper Blomqvist e di Johann Vogel che finalmente potrà fare il vice-Pirlo (e infatti si è già presentato con la maglia della Juventus). Mancano le conferme ufficiali per Dhorasoo. Berlusconi vorrebbe affidargli la segreteria del Pd.
Attacco: ma chissenefrega se Cassano e Ibrahimovic sono andati via? Quelli che ci sono adesso vanno benissimo, soprattutto Robinho, finalmente libero di esprimersi al meglio. Ora che non c’è Cassano può tornare a parlare in italiano. Ma intanto un paio di acquisti ci saranno comunque. Pietro Paolo Virdis ha già tagliato i baffi per sembrare la giovane punta che ci serve, mentre lo sciagurato Egidio Calloni aspetta la buonuscita della Algida per tornare a far ridere come le barzellette del Cucciolone.
Allenatore: oh, Allegri non si tocca. Ci pensa Barbara d’Urso, casomai. Però se è vero che Massimo Carrera ha già vinto più di Zeman, Mazzarri, Sarti, Burgnich, Facchetti, ponte ponente e ponte pi tappe tappe rugia, allora è bene che anche a Milanello ci si guardi un po’ in giro. Hai visto mai che finalmente Allegri riesca a espellere le scorie intestinali che tanto lo rendono stitico quando lo inquadra Nazareno Balani? Ecco che dunque si va sull’usato garantito. Ilario Castagner è il più gettonato. Purtroppo Sandro Piccinini e Bruno Longhi non possono: sono già impegnati con l’Inter. fanno la telecronaca dell’Europa League.
Giorgio Caccamo
@giorgiocaccamo