Il Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ha pubblicato uno studio sulle fusioni di comuni che viene contestualizzato in un ambito di finanza pubblica attualmente caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole e da provvedimenti di riduzione della spesa pubblica che hanno interessato anche il comparto degli enti locali.
Da qui, viene precisato nello studio, l’utilità di ipotizzare processi di razionalizzazione della spesa che possano liberare risorse a vantaggio delle collettività locali, anche attraverso l’incentivazione dei processi di accorpamento e di fusione tra i comuni appartenenti alle più ridotte fasce demografiche, proprio al fine di superare l’inadeguatezza dimensionale di tali enti.
La fonte dei dati è costituita, per la prima parte del presente studio, dai certificati di conto consuntivo dei comuni relativi all’anno 2013, (pari a 7.236 su un totale complessivo di 8.093 enti), pervenuti al Ministero dell’interno e disaggregati nelle dodici fasce demografiche definite dall’articolo 156 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel), approvato con il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Per l’analisi relativa al personale, la base dati è costituita dal Censimento del personale in servizio presso gli enti locali relativo all’anno 2013, sempre curato dal Ministero dell’interno. Le informazioni sono state raccordate, per quanto riguarda la relativa spesa (impegni), con i dati estratti dal certificato del conto consuntivo dei comuni per lo stesso anno (o comunque ultimo anno disponibile), per 7.866 comuni su un totale complessivo di 8.093. Non sono stati presi in considerazione gli ulteriori vantaggi derivanti dalla riduzione dei costi della politica.
Nel volume vengono approfonditi nello specifico i seguenti argomenti:
1. Cenni storici sulle fusioni di comuni.
2. Quadro normativo di riferimento per le fusioni tra comuni e legislazione recente.
3. Situazione delle fusioni approvate e riepilogo delle assegnazioni finanziarie attribuite.
4. Analisi delle spese complessive e correnti dei comuni per fascia demografica.
5. Ipotesi di intervento sulle spese del personale degli enti locali.
6. Conclusioni.