Magazine Diario personale

Il mio bizzarro doppio, segno zodiacale.

Da Gattolona1964

Mamma mia! Dovrei scrivere un libro solo su questo tema a me molto caro e sempre molto presente ed importante nella mia vita. Sono dei Gemelli, un segno doppio e se dovessi credere alle caratteristiche che lo rappresentano dovrei trascrivere che è un segno, estroverso, curioso, creativo, istintivo, passionale, instabile, non fedele, irascibile, lunatico, infantile, intelligente, creativo, solare ed altro ancora. Insomma un aggettivo qualificativo e subito dopo il suo esatto contrario. Un’ambivalenza strana, non vi pare? La si può spiegare, ammettendo di credere un tantino all’astrologia, ma solo perché è composto per l’appunto da due persone identiche,  ognuna di loro, con la propria personalità e carattere, che sicuramente va in contrasto con l’altra. Come dovrebbe essere per tutti i segni zodiacali doppi(bilancia, pesci, gemelli). I Gemelli in genere, sono artisti dello spettacolo, attori o presentatori, insomma “egocentrici” e desiderosi di mettersi spesso in mostra e al centro dell’attenzione. Come tratto somatico che ricorre sovente, la fronte alta, la bocca carnosa, non sottile e a “fessura”, gli occhi grandi e spalancati sul mondo che guardano in viso l’interlocutore, per osservare tutto ciò che li circonda, la voce alta e altisonante, quasi insolente nei confronti di altre persone. Insomma per farla breve e non annoiarvi, siamo simpaticamente dei rompi rompi. Sono sempre più incredula, conosco dei veri scocciatori e vipere anche appartenenti ad altri segni zodiacali. Per via di quel principio di “stronzaggine acuta” che non guarda in viso nessuno, non facendo distinzioni di segno o altro.Posso in tutta serenità affermare, che in molti tratti sopra descritti mi ci riconosco molto bene e nella fattispecie, nella composizione visiva del segno: due bambini vicini, abbracciati, due gemelli identici ma ben distinti. L’uno però diverso dall’altro: uno è passionale all’infinito, poliedrico, affabulatore, birichino, dispettoso, sanguigno, istintivo, furente, generoso, ciarliero, estroverso, elegante, attento ai dettagli; l’altro è pensoso, più equilibrato, ragioniere, calmo, riflessivo, timoroso, cordiale, un pochino sempliciotto, passatemi il termine e  deve sempre far quadrare tutto alla fine della giornata, come una vera cassiera di banca(….).Uno riflette, l’altro agisce d’impulso, uno calmo e riflessivo, l’altro un impulsivo nato. Ovviamente il birichino cade sempre, sbatte contro i muri, si brucia le dita e l’anima, si sbuccia le ginocchia ed il cuore, insomma un vero disastro! A costo di soffrire come un povero animale, ho vissuto le mie emozioni e le mie storie sentimentali fino in fondo, non risparmiandomi mai, dando tutta me stessa, senza riserve. Bella ingenua penserete! Ho sempre avuto una predilezione per il gemello più maldestro e pasticcione, mi era molto simpatico! L’ho sempre scusato e perdonato. Un vero bambino curioso, che metteva le mani nella marmellata, non usava mai il cucchiaino perciò si sporcava regolarmente le dita per poi leccarsele, con voluttà e con molta soddisfazione, felice d’aver compiuto una marachella. Peccato pero’ che qualche volta, se non prestava sufficiente attenzione, lasciava le tracce della marmellata, anzi non si preoccupava proprio di pulire il vasetto sgocciolante! Di conseguenza, veniva scoperto e punito dal fratello saggio. Il gemello birichino succhiava la maionese direttamente dal tubetto, poco importava se poi qualche altro commensale doveva servirsene per condire una pietanza.Che libidine enorme!Non vi è gusto per me, nello spremere un tubetto di plastica giallo con educazione, è meglio servirsene direttamente alla fonte. Se lo dovessi spremere con le mani, non mangerei più’ maionese. La userei solo per disegnare dei riccioli nel piatto, costruire delle stradine, farei le onde su di un foglio rosso, scriverei il tuo nome, ma non la gusterei di certo, spremuta come si conviene ad una vera brava ragazza da marito. Beata e disastrata gioventù’! stupida adolescenza, ingenua fanciullezza, curiosa pubertà, triste infanzia, pesante maturità. Ma è giusto e lecito che così sia, non deve e non può divenire periodo di saggezza e maturità, poveri noi! Ogni frutto ha la sua stagione, la mia devo dire con un sorriso che l’ho vissuta poco e male, con i genitori non permissivi che mi ritrovavo. Ora la inseguo e vorrei riaverla ma non è più il tempo delle mele,ora è il tempo delle castagne e delle zucche, siamo in autunno. Giravo la ruota spesso sullo stesso numero, cioè quello perdente. A volte, come può accadere a tutte, con la cotta per quello sbagliato, già impegnato, predestinato, o che non mi filava per niente.Questo alla luce di quel poco di saggezza o maturità diciamo, che ho accumulato oggigiorno, si dovrebbe battezzare come stupidità fanciullesca, infantilismo ai massimi livelli, voglia di non crescere e di non impegnarmi mai seriamente con qualcuno. E ci può stare, me lo perdono, succede…Solo verso i 40 anni, ho cambiato idea.Ma questo è un altro capitolo, ne riparleremo in modo più approfondito e  non desidero annoiarvi.In ultima battuta vi confesso,che di colpo, il mio segno si è tramutato in un segno uni gemellare: un solo gemello cresciuto, diventato adulto, con barba e peli ovunque nel proprio corpo. Ha concimato il pelo che gli è nato sullo stomaco e tra i seni sempre acerbi, ha acquistato elmetto, spada e lancia per difendersi dagli attacchi non sempre graditi, ha cambiato residenza e forse ha cambiato anche il tono di voce. Dell’altro gemello quello saggio, non se n’è saputo più nulla: voi l’avete visto? Accetto segnalazioni se per caso, qualcuno di voi l’ha trovato…. baci e alla prossima!

R.E., marzo 2010.



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog