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Il mio ex capo

Creato il 16 novembre 2010 da Pamelaferrara @PamelaFerrara

supermanQual è la convinzione più radicata di ogni dipendente? Che il capo sia un idiota.
Per assunto i capi idioti hanno sempre una salute di ferro, non gli capita mai un piccolo incidente domestico e sono del tutto impermeabili a qualunque sortilegio o rito voodoo.

Io ne ho avuti almeno tre: incompetenti, pieni si sé, incapaci di apprezzare le buone idee, si circondavano solo di ruffiani per assicurarsi di avere sempre ragione.
Uno di loro mi ripeteva continuamente, con superiorità: “Io faccio l’imprenditore da 15 anni”… 15 anni nei quali è riuscito a mandare in rovina l’impero creato da papà, senza considerare per un solo secondo che un’azienda è grande grazie a chi ci lavora, e non grazie a chi passa la vita su un piedistallo prendendosi ogni merito e scaricando ogni responsabilità.

Poi sono stata fortunata: alla fine della mia “carriera” da dipendente mi è capitato un capo in gamba, uno che conosceva davvero la sua azienda e le persone, che dava il buon esempio, che si sporcava le mani per primo e che sapeva sempre riconoscere i meriti altrui.

Di quel periodo ricordo il lavoro di squadra, i successi condivisi e soprattutto le serate trascorse ad imbustare depliant con una pizza sulle ginocchia, attenti a non inondare le etichette di CocaCola, perchè non ci sono lavori troppo umili per un capo che sia davvero tale.

Finalmente ho realizzato che la competenza non è sempre inversamente proporzionale al livello nella gerarchia e, visto che non lavoro più per lui ormai da tempo, è arrivato il momento di ringraziarlo e fargli gli auguri di buon compleanno in assoluto più sinceri.


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