Ciaf! Ciaf!
Così facevo, come una bambina.
In queste calde mattine di giugno, con ancora poca gente intorno a me e l’acqua più limpida di quella che beviamo, mi sono concessa una splendida passeggiata in riva al mare. L’acqua non era freddissima e mi arrivava alle ginocchia. Ogni tanto un’onda, come se quell’immensa distesa azzurra avesse voluto dire – Ehi! Sono viva eh?! Mi muovo! -. Altrimenti, data la pace e il suo esser così calma, non si sarebbe mai detto. Era bellissimo ammirare l’orizzonte celeste. Era bellissimo guardare il mio paese che si rifletteva in quello specchio immenso. Era divertente vedere quelle poche persone che c’erano, prevalentemente anziane, fare ginnastica sugli scogli per mantenersi in forma. Attivi. Così si fa! Tutta la mia ammirazione. Non si sentivano rumori, persino i gabbiani non osavano emettere alcun suono. Volavano sopra la mia testa planando delicati tra le lievi correnti d’aria. Nell’acqua, qualche pesciolino trasparente, dai riflessi brillanti, guizzava di qua e di là. Sembrava di essere in un microcosmo fantastico e mai visto prima. Eppure era lei. Era sempre Arma. Arma di Taggia ad offrire quel panorama, quella vita così particolare. Arma di Taggia che quest’anno ha ricevuto il riconoscimento internazionale Bandiera Blu. Quella sabbia morbida sotto ai miei piedi che sentivo spostarsi ad ogni mio passo e formare una culla. L’acqua faceva attrito e mi massaggiava le gambe, una sensazione di benessere unica. Camminare nell’acqua fa davvero bene. Smuove la circolazione, per cui ossigena il sangue, elasticizza i vasi sanguigni, diminuisce gli edemi, è davvero un toccasana. Che quiete, che rilassatezza! Il sole indisturbato illuminava ogni cosa e le creste d’acqua scintillavano sotto ai suoi baci. C’era anche qualche barchetta più al largo che con la sua vela disegna chiari triangoli verso la Corsica. La mia passeggiata è stata mattiniera ed è durata solo un’ora e mezza ma è stata meravigliosa. Poi il dovere mi ha chiamata e sono dovuta rientrare ma che bellezza! Da ripetere sicuramente! Come vi ho già detto tante volte, il bello della mia Valle è proprio questo: poter scegliere quel giorno quale ambiente frequentare, se il mare o la montagna. Ambedue sono vicini a me e pronti a farsi vivere e a tenerti compagnia. Lo so, vi faccio un po’ invidia… ma so anche che la vostra è un’invidia buona. Vi saluto e vi lascio attendere. Chissà dove sarò la prossima volta!