Magazine Famiglia
Per quanto la rete mi abbia dato, mi abbia insegnato, mi alimenti giorno per giorno anima e spirito, io ho una vita reale ed è li che voglio stare, crescere e conoscere. Avere un blog per cui mi conoscono a Roma o a Milano mi serve a poco. Fare e progettare, con persone che non ho mai visto negli occhi, mi gasa mi entusiasma, ma una volta spento il pc, ve l'ho scritto tante volte, è come se nulla sia accaduto è come se fosse la vita di un altra persona e non la mia, che incassa successi, insuccessi che va avanti in parallelo.
E mi sta bene, ma fino ad un certo punto, poi però voglio conoscere le mamme di cui parlano tanti siti, voglio vivere e affrontare le difficoltà della scuola, dei genitori, toccare con le mani un idea che diventa progetto, prende forma e materia, comunicare parlare voce a vece, faccia a faccia. Non mi basta leggere e scrivere, io voglio vivere. Voglio svincolare le mie emozioni e miei sentimenti da un post, da un tweet o da una mail, che mi fanno toccare il cielo con un dito ma poi restano solo parole retroilluminate su uno schermo freddo.
Ma nella vita reale, ci sono dei titani che è difficile contrastare e uno di questi è l'ignoranza. Intesa come la non conoscenza.
La mia idea di conoscenza e di cultura è di impronta fortemente marxista, perseguo il concetto, che tutti debbano avere la possibilità di conoscere, di sapere e coloro che sanno e conoscono dovrebbero diffondere il loro sapere affinché a tutti sia data la possibilità di accedervi. Ma non ho fatto i conti con la volontà, se uno non ha voglia di acculturarsi, di crescere e progredire, non glielo puoi imporre, anzi se ci provi lui ti risponde come solo l'ignoranza sa fare. Attaccando il tuo lavoro, troppo utopistico per essere davvero utile, troppo nuovo per essere bene compreso e quando le cose non si comprendono si evitano.
Combatto tutti i giorni l'ignoranza proponendo l'arte e la cultura come soluzione di crescita. Mi impegno tutti i gironi a cercare di proporre attività sempre nuove, diverse, stimolanti, per dare anche ai bambini del mio paese la possibilità di conoscere cose che altrove sono normali, ma non basta, perchè in pochi riesco a vedere oltre.
E probabilmente deve essere così, perchè non sarò io a salvare il mondo dall'ignoranza, non sarò io che farò risollevare le sorti del mio paese, contrapponendo l'arte alla critica, il dialogo all'indifferenza, il buonumore alla gelosia.
ok oggi mi gira proprio male e forse il caso di tornare a vivere un po' qui sul mio blog tra voi, che ogni volta carinamente mi proteggete e mi fate sentire di vivere in un mondo dove i desideri si avverano, osservando da lontano realtà che però non sono le mie e mai riuscirò a ricostruire qui nel mio paesino che tanto amo ma tanto tanto odio.
Foto tratta di Pinterest.
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