Dopo un Capodanno un po’ freddino, piacevole ma non speciale, oggi mi sono ritrovata a pensare ai miei capodanni degli ultimi anni.
Nonostante abbia una certa mania per l’argomento, è molto difficile fare una classifica dei migliori momenti della propria vita (non so se vi ricordate il cantante britannico Charlie in LOST, che stila una bellissima top ten dei suoi più bei dieci ricordi prima di intraprendere una missione), ma mi sono accorta che uno ha un indubbio posto nel mio cuore.
La palma, infatti, indubbiamente va a quello passato con il mio fidanzato a casa mia.
Ci siamo barricati, abbiamo rifiutato ogni invito adducendo le scuse più assurde (alcune persone o non vogliono capire o sono veramente decelebrate) e ci siamo organizzati una bella festa privata, con tanto di vestiti eleganti, cena di pesce, mini fuochi (da quando da piccola ho incontrato un bambino che non aveva tre dita uso solo le scintilline) e maratona di film affittati sgranocchiando le patatine e con una bottiglia di spumante Martini Rosé. Ci siamo addormentati stravolti ma felici alle 5.Così abbiamo brindato guardandoci negli occhi al nuovo anno.
Ora ogni volta che si profilano situazioni improbabili – come per altro quest’anno – ci viene la tentazione. Ma si può replicare una cosa tanto perfetta?