Dubbi
Pomeriggio afoso estivo.
Nonostante la calura mi dirigo a casa di B; mi servono dei dvd da prestare ad un’amica e lei li ha (anch’io li avevo, ma purtroppo me ne sono reso conto al ritorno).B si potrebbe definire Paperon De Paperoni in gonnella: tirchia fino all’inverosimile, le interessa la musica. Stop. Computer, fotografia… tutto il resto può prender fuoco (o polvere, considerando i residui dell’82 che scendono dalla sua tastiera o il masterizzatore rotto da un mese).
Tuttavia, sapendo che era un po’ in crisi, sono andato a trovarla come team di supporto: ha giustificato la sua svogliatezza con lo studio (sè, come no) e altre mille cose… Io le parlo dei miei esami e mi sento rispondere: E allora che ci fai qui?
Una volta la risposta mi sarebbe nata dal cuore, avrei detto a colpo sicuro: Perchè sto bene con te.
Ma oggi, tra custodie polverose e le gambe di lei che non vedevano una ceretta dalle Guerre Puniche, non ero più tanto sicuro: guardandola percepivo la stessa differenza tra Boston e Las Vegas (come in 21, ndr).
Mi sono reso conto che ormai B è un feticcio del passato: all’università ho trovato molte ragazze simpatiche e dolci (ma anche altrettante da cestinare) che mi hanno fatto battere il cuore, ridandomi sorriso e gioia.
Persone che vivono, s’appassionano di tante cose, viaggiano, raccontano storie, emozionano: tante umanità che ho trovato sensazionali, rendendo sopportabile le scomodità e i vari imprevisti universitari.
Ripensando a questa girandola di feste, risate, foto fantastiche, incontri, aiuti reciproci e tante ore passate insieme per i vari progetti ho fatto mente locale, trovando una risposta.
Cosa ci fai qui? Per portare questi dvd ad un’amica molto simpatica. Anzi, passami anche quelle immagini (sfondi e disegni di ragazze stile manga), devo render felice una persona.
Marco
Filed under: amici, Penna libera Tagged: amici, dubbi, rapporti, vita