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Il mio primo giorno

Creato il 29 giugno 2011 da Fabsound

“Fin da piccolo ho sempre dormito a dispetto di tutto. Ma questa notte non ho chiuso occhio“.

Sono abbastanza sicuro che domattina anche io farò il mio ingresso in reparto recitando questa frase. E’ giunto il momento: dopo tanto studiare, sperare, aspettare, piagnucolare e lamentare, finalmente domani inizierò la tanto agognata specialità. Non posso resistere dal riguardare la prima puntata di “Scrubs”, serie tv che più di tutte le altre telenovelas ambientate in corsia rispecchia le esperienze, paure e divertimenti che corrono su e giù per i reparti degli Spedali Civili. Non ho dubbio che entro i primi 5 minuti verrò assalito dalla terribile convinzione di “non saper fare niente”, entro la prima mezz’ora verrò umiliato da un’infermiera che correggerà una mia terribile gaffe , e entro la fine della giornata il Prof. avrà avuto almeno quindici occasioni per farmi notare la mia indiscutibilmente scarsa preparazione.

Ma in un modo o nell’altro bisogna iniziare, e per farlo col verso giusto ho pure comprato una fantastica casacca azzurra per poter sudare sotto il camice in tutta tranquillità, ho fatto la spesa per potermi rinchiudere in ospedale per i prossimi dieci giorni, , ho innaffiato le fioriere del balcone fino all’annegamento, ho cambiato la medicazione alla ferita soppraccigliare che spazza via quel minimo di affidabilità che potevo trasmettere con lo sguardo, ho gonfiato le gomme della bici per poter arrivare in reparto domattina fradicio del primo temporale estivo, e soprattutto ho scattato una fototessera da appendere al camice dove metto in mostra con sincero entusiasmo i miei trentadue bianchissimi denti.

Ma ora basta chiacchiere: è davvero ora di andare. Let’s go, e che sia l’inizio di un bel periodo.


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