Sta per iniziare una nuova avventura, una di quelle speciali, che sano di buono e rendono un po' meno pesanti i giorni che le precedono.
E' un viaggio sognato, atteso, in parte studiato e in parte no. Sarà il nostro primo viaggio in Asia zaino in spalla, ma vorrei essere più precisa: sarà il nostro primo viaggio zaino in spalla in assoluto.
Sono andata nel panico: come si riempie? Come si dividono i vestiti? Come deve essere il beauty case? Quante paia di scarpe posso portare?
Ma soprattutto, cosa mi riserverà? Non ne ho idea, ma avanza a grandi passi la curiosità di sapere cosa si prova a non dover più trascinare una valigia ingombrante.
Quindi dicevo: torneremo in Asia, quel microcosmo (neanche tanto micro, in realtà) che riesce sempre a farmi venire la nostalgia.
Quasta volta però sarà diverso, perchè si tratterrà di un intreccio di vecchi amori e nuove scoperte.
SINGAPORE
La prima tappa sarà Singapore, la città -dicono- più educata al mondo. Sinceramente non è mai stata in cima alla mia top ten.. E allora perchè l'ho scelta? Facile, perché era la soluzione più economica.
Da quando ho acquistato il volo ho però iniziato a studiare da lontano questa metropoli così strana e devo ammettere che adesso mi attira molto, forse l'avevo sottovalutata. Ho scoperto, infatti, che di cose da offrire ne ha davvero tante e questo suo alone di futurismo e multietnicità comincia ad entusiasmarmi.
Comincio al saltellare al solo pensiero di avere una Chinatown, una Little India e una Arab Street pronte per essere esplorate. Amo i luoghi nei quali si mischiano pensieri e tradizioni totalmente diverse, secondo me è una caratteristica che arricchisce. Il visitatore? La città? No, la diversità arricchisce tutto.
MYANMAR
Da Singapore raggiungeremo il Myanmar, senza dubbio la meta del viaggio che attendo con più ansia. Esploreremo questo Paese per noi totalmente nuovo in compagnia di Goldenland Travel, con cui collaboreremo per la prima volta e proprio con loro abbiamo studiato un itinerario che toccherà alcune tra le meraviglie principali che la ormai ex Birmania ha da offrire.
Sono impaziente di assaporarla in un momento storico che la vede protagonista di alcune, eccezionali vittorie. Voglio entrare in contatto con i costumi locali, i sapori tradizionali e -più di tutto- voglio collezionare sorrisi, tornare a casa con quella sensazione di pienezza che regalano solo i viaggi speciali.
THAILANDIA
Dopo il Myanmar, torneremo a salutare una vecchia amica: la Thailandia.
Visiteremo Ayutthaya, il mercato galleggiante di Amphawa e il Railway Market usando Bangkok come base per un paio di giorni, perchè non vedo l'ora di riabbracciarne l'atmosfera e di farmi travolgere dalle luci di Chinatown e dalla vitalità di Khao San Road.
Torneremo anche a Phuket, meta che non conosce vie di mezzo: o la ami o la odi. Noi facciamo parte della categoria di persone che ne sono innamorate.
Sarà che non prediligiamo i luoghi troppo isolati, ma ciò che amiamo di Phuket è la possibilità di cambiare spiaggia ogni giorno e di spostarsi facilmente noleggiando uno scooter per pochi Baht. Quando arriva la sera poi, si può scegliere tra località più tranquille e altre decisamente più movimentate.
Avere la possibilità di seguire il mood del momento è il motivo che mi porterà di nuovo a Phuket prima di raggiungere un'altra zona della Thailandia molto conosciuta: Krabi.
Avendo stabilito di voler viaggiare con il minor numero di prenotazioni possibile, non so come divideremo le notti e non sono neanche sicura del fatto che fino alla fine non cambieremo idea, ma ho visto foto di isolotti meravigliosi raggiungibili facilmente da Ao Nang.
DUBAI
Prima di rientrare a casa, abbiamo deciso di dare una possibilità ad una città che in reatà non ci ispira molto ma che sarebbe stata comunque uno scalo, ovvero Dubai.
Mi sembra un luogo assurdo, un qualcosa che va oltre i confini dell'ordinario. C'è chi la ama e chi la odia e a me questi dualismi così netti affascinano sempre un po'. Non a caso mi sono innamorata di Las Vegas e di Phuket, appunto.
" L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso. " cit.
Parto con uno stato d'animo che fa un po' a cazzotti, ma il viaggio è la mia terapia ed ho bisogno di sentire nelle ossa quella sensazione di libertà e vitalità che accompagna le cose nuove.
Il viaggio è vita, è un insegnante che parla e parla e parla mentre tu sei lì a prendere appunti confusi e a disegnare nella testa schemi incomprensibili. Continui a scattare fotografie con la tua macchina, l'unico strumento in grado di fermare l'attimo.
Eppure sotto sotto lo sai anche tu: i ricordi più belli saranno quelli che non riuscirai ad immortalare perchè sarai troppo impegnato ad innamorartene.
Quindi eccomi qui, pronta ad affrontare il mio primo viaggio in Asia zaino in spalla.
Antoine de Saint-Exupery, uno degli autori che mi ha letteralmente accompagnata nella crescita, ha affermato che chi vuole viaggiare felicemente deve viaggiare leggero. Ok, lo prendo alla lettera: oltre ai vestiti superflui, lascio a casa le barriere mentali, le convinzioni, le preoccupazioni.
Mi abbandono a quella strana e ormai per me inusuale abitudine che consiste nel vivere alla giornata, lasciando impronte nel mondo e raccogliendo di contro pezzettini di felicità.
Vorrei che nel mio zaino, al ritorno, ci fosse solo il riassunto di mille insegnamenti e mille esperienze.