Non scriverò una biografia, non voglio limitarmi ad un copia e incolla, ma voglio ricordarmi di lui così come quel giorno, a casa sua.
Ero lì, con suo figlio Gianluca, amico fraterno e compagno di studi musicali al conservatorio, che studiavamo la tecnica vocale e alcuni brano d’opera.
Entrò e salutandomi mi disse: “posso farti sentire una romanza?” Certo” – gli risposi- Non sapevo che anche Mario, papà di Gianluca, avesse delle doti non solo d’attore ma anche di cantante.
Mi cantò la romanza pucciniana “Nessun dorma” con ua bella voce spiegata e con la passione e l’interpretazione di un grande attore. Mi commossi, gli feci i miei complimenti e fra me e me pensai che a volte i talenti, e in questo caso anche vocali, passano inosservati nel tempo se, nel loro cammino non incontrano la persona giusta. Lui aveva altre doti che ha saputo valorizzare insieme a tutta la famiglia, ma gli era rimasta dentro quella grande passione del canto e forse quel giorno, si era tolto una piccola soddisfazione.A Gianluca e a tutta la famiglia Medas vada il mio cordoglio e una preghiera.
guardate sotto questa bella intervista
http://www.levocidellamemoria.it/index.php?i=7