Rimettersi a scrivere dopo tanti anni è come incontrare per caso un vecchio compagno di scuola, magari il vicino di banco antipatico che non ti lasciava mai copiare il compito. Inevitabilmente non date troppa importanza al chi siete, ma superati gli iniziali (e quasi obbligatori) convenevoli vi concentrate sul chi eravate, su quell'usanza tutta umana di spendere lunghi minuti a ricordare i bei tempi andati.
Rimettersi a scrivere dopo tanti anni è dimenticare per alcuni istanti chi si è, rivivere chi si è stati, ripercorrere il perché si è smesso, ritrovare le sensazioni e le ansie che coloravano d'inchiostro pagine su pagine.
Il primo approccio con la scrittura non è mai felice. Chi ha avuto la fortuna di scrivere non in funzione di questo o quell'editore (altra usanza tutta umana, quella di fare le cose per gli eventuali vantaggi che porteranno dopo, lasciando in secondo piano il mentre), si è trovato spesso a scontrarsi con la gioia della creazione, il dolore di un rifugio, la speranza e la solitudine del cercare sé stessi leggendo tra le righe.