Il Search Marketing Expo si tiene ogni anno a San Jose, in California, ed è un evento piuttosto importante nel mondo americano per quel che riguarda il SEO e il marketing su internet in generale.
Tanto per dirne una, Google si prende la briga di mandare suoi responsabili a tenere conferenze a quelli come noi che lavorano con internet, a rispondere alle loro domande e a farsi un’idea generale del modo in cui gli addetti ai lavori reagiscono alle novità introdotte.
Ha quindi senso tendere un orecchio e vedere che succede laggiù.
Ed ecco più o meno quanto detto da Cutts:
Invece di avere grossi cambiamenti che avvengono in un dato giorno, sarà più facile osservare Panda intervenire gradualmente durante la nostra ricostruzione dell’indice. Quindi capiterà meno spesso di vedere cambiamenti improvvisi su larga scala.
In sostanza succederà, da ora in poi, che le modifiche al ranking operate tramite l’algoritmo Panda non saranno repentine e spot, in base al giorno in cui questo scandirà il web (i famosi aggiornamenti di Panda).
Panda sarà invece un algoritmo tra gli altri che agiscono giornalmente, e pian piano visiterà tutti i siti, periodicamente, modificandone la posizione nei risultati di ricerca in base alle loro caratteristiche. Avevamo già parlato di come funziona Panda, ricordate?
Probabilmente non succederà nulla di cui il normale utente di Google possa accorgersi. Ma per i SEO qualcosa cambierà: se un SEO black hat poteva sperare in passato di avere una finestra di tempo in cui piazzare il proprio sito su posizioni favorevoli, prima di vederlo sparire dalle serp (pagine dei risultati di ricerca), tra poco non sarà più così.
Non vedremo crolli vertiginosi (non a causa dell’algoritmo Panda, almeno) nè i classici falsi allarmi del tipo: “Il mio sito non viene visitato. Sarà mica colpa del Panda?”.