Magazine Diario personale

Il mio sogno

Da Key
Il mio sogno è svegliarmi alle 5 del mattino, quando metà del mondo dorme e l'altra metà è in pieno pomeriggio. Il mio sogno è uscire di casa presto, quando fuori ancora c'è la luna, prendere un regionale e due metropolitane, arrivare all'Università già stanca, ma con il sorriso sulle labbra.
Il mio sogno è salir su dalla fermata della metro con scritto "Policlinico", entrare nel primo edificio disponibile e cercare un bagno per rifarmi il trucco; il mio sogno è iniziare le lezioni già stanca dopo due ore di viaggio ma vedere gente, attorno a me, che condivide il mio sogno.
Il mio sogno è essere una studentessa universitaria normale, convinta della propria scelta di vita pur senza saper bene questa dove la porterà.
Il mio sogno è indossare la divisa da chirurgo. Sorridere.
Il mio sogno è entrare in una Scuola di Specializzazione a cui è praticamente impossibile accedere.
Il mio sogno è avere una vita normale, magari una casa nella media ma di proprietà, una macchina da pagare a rate, magari un marito e magari dei figli, magari tre.
Il mio sogno è salvare la vita a qualcuno, aiutare qualcuno ma fuori dalle corsie di un ospedale perchè non sei medico solo quando sei stipendiato ma per il resto della tua vita a partire dal giorno della laurea.
Il mio sogno è vivere le emozioni della vita, conoscere gente nuova, sudare, studiare, senza pensare sempre che mancherebbe solo un tassello, quel tassello, per vivere una favola.
Il mio sogno è un sogno normale, un sogno come tanti.
Un sogno che mi stringe un nodo in gola a pensare che avrei potuto viverlo da ora e invece no, perchè due ore e delle risposte multiple hanno compromesso un anno, si spera solo uno, della mia vita.
Il mio sogno è vivere in un Paese normale, dove le persone hanno quanto meritano, dove le persone sognano, lottano e raggiungono i propri obiettivi SOLO con le proprie forze.


Il mio sogno
"Ho imparato a sognare e ho iniziato a sperare che chi c'ha avere avràho imparato a sognare quando un sogno è un cannone, che se sogni ne ammazzi metà. Quando inizi a capire che sei solo e in mutande, quando inizi a capire che tutto è più grande, c' era chi era incapace a sognare e chi sognava già. Tra una botta che prendo e una botta che do, tra un amico che perdo e un amico che avrò, che se cado una volta, una volta cadrò, e da terra, da lì, m'alzerò. C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò"

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