Come vi accennavo nel post di un paio di settimane fa, quella di quest'anno è la quarta edizione di "Cucinare". Vuoi per impegni già presi, vuoi per la lontananza della Fiera da casa (Pordenone non è proprio dietro l'angolo per me), non ero riuscita a visitare le passate edizioni, un vero peccato. Quest'anno però, invitata e spronata da una persona che di cucina se ne intende e che mi ha messo in contatto con l'ufficio stampa - ringrazio entrambi infinitamente -, mi sono rifatta delle occasioni perse ;-)
Partiamo dal principio. Il primo "raid" alla Fiera, come forse qualcuno avrà visto dalla pagina Facebook, l'ho fatto sabato 13 febbraio. Appena arrivata, un rapido giro tra gli espositori (più di 130!) sui quali mi sarei concentrata più tardi, e via verso l'arena Stars Cooking. Dopo i saluti delle autorità, tra le quali anche la presidente della Regione Deborah Serracchiani, con Sergio Bolzonello, assessore al Turismo, e Cristiano Shaurli, assessore alle Risorse agricole e forestali, ha preso il via il primo degli show cooking che in questi quattro giorni si stanno susseguendo tra le varie arene, quello dello chef Luca Montersino. Presentazione interessantissima la sua, dedicata alla pasticceria "micron". Sì, avete letto bene, non mignon, proprio micron, dettata dalle nuove esigenze dei ristoratori che, sempre più, richiedono un dessert piccolo, un bocconcino, da offrire insieme al conto o in un piatto/degustazione di più dolcetti. Lo chef ha preparato "in diretta" dei financier al farro, cocco e lampone, preparando una particolare crema pasticcera alla frutta che - forse - prima o poi proverò a replicare (dico forse perché le dosi sono un po' "da caserma", decisamente abbondanti, devo capire se valga la pena di ridurle o no) e presentato una degustazione di Mini Bellini e Caipiroska alla fragola... non due cocktail ma due favolosi pasticcini a quelli ispirati: un'esplosione di sapore, un liquido fresco e dolce dentro un guscio croccante di cioccolato. Unica nota negativa, alcuni di noi non sono riusciti ad assaggiare il financier perché non ce n'erano abbastanza, pazienza, gli altri due dolcini erano comunque buonissimi. Una cosa che mi ha colpito e che ho segnato tra i miei appunti è stata la decorazione a base di lamponi "sgranati", semplicissima ma d'effetto: far congelare i lamponi, romperli poi con le mani in una ciotola, ottenendo così tanti granelli nei quali passare la punta dei financier (o di qualsiasi altro dolce) intinta prima nella crema.
Ad accompagnare la degustazione, un ottimo Verduzzo delle cantine Collavini di Corno di Rosazzo.
Secondo show cooking a cui ho partecipato, quello della terza classificata alla prima edizione di Masterchef Italia, Ilenia Bazzacco, "Quando il Veneto incontra la Sicilia": radicchio di Treviso sott'olio servito con crema di cannellini, salsiccia, buccia d'arancia grattugiata e granella di pistacchi, una vera delizia! L'arancia con la salsiccia ci sta da dio (ok, non sarà la recensione più ortodossa ma rende l'idea!), dà una piacevolissima sensazione, sgrassa la bocca. Ilenia ha dato anche un paio di "dritte" su come riconoscere un radicchio di Treviso genuino: oltre ad aver fatto 3 brinate invernali, dovrebbe avere la radice pari a 1/3 della lunghezza del cespo... un aiutino visivo quando siamo al supermercato ;-)
Il resto della prima giornata l'ho passato a zonzo tra gli stand, stilando la "lista della spesa" per il giorno successivo e assaggiando formaggi, salumi, pesti, salse, gelato; apro una parentesi per segnalarvi la "Gelateria Scian - insolito gelato", che mi ha davvero colpito. Gelato buonissimo, cremoso e dai gusti particolarissimi - qualche esempio: zabaione al Verduzzo, zafferano e amarene, cioccolato e grappa Nonino - creato ricercando materie prime d'eccellenza, selezionando i produttori secondo una filiera artigianale. Fatevi un giro sul suo sito e, se ne avete occasione, andate ad assaggiarlo.
Giorno due, stavolta accompagnata dal mio Lui. Il primo evento a cui abbiamo preso parte, una degustazione di vini bianchi macerati, gli "Orange Wines" secondo la dicitura internazionale. Nella degustazione guidata dalla Federazione Italiana Sommelier, Albergatori, Ristoratori - Sezione di Pordenone, ci sono stati proposti una ribolla dell'azienda Gravner, un uvaggio "Oslavia" dell'azienda Radikon e una vitovska dell'azienda Skerk. Tre vini particolarissimi, molto diversi l'uno dall'altro e quindi non paragonabili, ma per me è stata un'esperienza davvero interessante poiché non conoscevo questa tipologia di vini non filtrati, una piacevole scoperta. Il tutto è stato servito con una degustazione di affettati (ottimi) della Macelleria Polesel di Maniago.
Che famina!