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Il miracolo di Bolsena e della polenta sanguinante!

Creato il 28 dicembre 2013 da Il Viaggiatore Ignorante

Il miracolo di Bolsena e della polenta sanguinante!

La Messa di Bolsena, 1512
Città del Vaticano, Stanza di Eliodoro

Correva   l’anno 332 a.c.  La  città di  Tiro  era  assediata  dalle truppe  di  Alessandro  Magno. I  soldati,  però,  erano  terrorizzati. Un  segno premonitore, certamente  divino, era  comparso  sulle loro pagnotte: sangue! Di  sicuro doveva attribuirsi  ad  un  monito  divino…Con il passar dei secoli questo evento si manifestò  ancora…Sanguinarono le  ostie consacrate in quel di Parigi (1290 d.c), a Bruxelles (1369 e  1379), a Wilsnack,in Germania(1383).Sangue , ancora sangue,  comparve  sul pane  a Chalons  ,in  Francia (1792).Ma a Bolsena  era intanto  avvenuto un vero e proprio miracolo  ! Un evento inspiegabile agli occhi della scienza di  quei tempi! Si  era  nell’ anno  1263.Un prete, in pellegrinaggio verso  Roma, piuttosto dubbioso  sul fatto che nell'ostia consacrata vi fosse  realmente il corpo  di Cristo, nel  celebrare la Messa  nella chiesa di Santa Cristina  a  Bolsena,vide l’ostia  trasudare  sangue.Il  “sangue” macchio’ l’altare e il  corporale  di lino  del  sacerdote. Inutile  dire  che i  suoi dubbi furono  da subito  fugati…Urbano IV°, sembra, venne  cosi’ a  tal punto  influenzato  da questo  evento  miracoloso  da dichiarare la festa  del Corpus  Domini obbligatoria per tutta la  Chiesa . L’anno  seguente  emanò  la bolla “Transiturus de hoc  mundo “, con la quale veniva  definitivamente  istituita la festività  in memoria del miracolo  di Bolsena.  In realtà, il miracolo di Bolsena , ha avuto anche una spiegazione  microbiologica (per una rassegna si veda  la rivista  della American Society of Microbiology,articolo di Johanna C.Cullen dal titolo:”The miracle of  Bolsena”).
Il miracolo di Bolsena e della polenta sanguinante!
Ma lasciamo la provincia di Roma e spostiamoci, secoli dopo, in provincia di Padova, a Legnaro.A casa  di Antonio  Pittarello, umile contadino, la  polenta  trasuda  sangue!  Immaginate  la faccia del poveraccio… Siamo nel 1819, precisamente nel  mese di  Agosto. Nei giorni a  seguire  tale fenomeno  si manifesto’ anche in altre abitazioni!  Il povero contadino  deve aver  sospirato  un “deo  gratia”! La  chiesa incaricò Padre  Pietro  Melo  ad  investigare  sulla  presunta “ opera  del maligno”. Questi ,alla fine , la definì , dopo attenta analisi, come un prodotto di fermentazione .Ma chi spiego’ il fenomeno  fu  un  giovane farmacista dell’epoca:  Bartolomeo  Bizio. Nel 1823 la identificò  dopo  aver condotto  studi in modo  del tutto indipendenti  e la defini’ con il termine  di  Serratia  Marcescens.Il “miracolo  della polenta   sanguinante” altro non  era che della  semplice  polenta  contaminata da  un battere  che venne  definito  Serratia, le  cui  colonie  pigmentate  di  rosso vivo, simulavano  l’aspetto di gocciole di sangue  coagulato.  Questo tipo di batterio  venne  detto  anche Chromobacterium  prodigiosum. Venne detto Marcescens proprio perché  dopo esser giunto alla mirabile colorazione, prodigiosamente rossastra, marcisce  e scompare. 
Il miracolo di Bolsena e della polenta sanguinante!
In realtà la  Serratia Marcescens  è un  battere  patogeno  opportunista, isolato in diverse  infezioni  extra-intestinali. La Serratia   Marcescens  determina infezioni molto gravi  sia perché  colpisce, da buon  opportunista, soggetti  debilitati ,sia perché  risulta  essere  poco  sensibile  alla maggior parte dei farmaci antibatterici, quindi molto resistente !Viene classificato tuttora nel  genere  Serratia, tipo Marcescens.Altri tipi di Serratia  possono essere la  Rubidiae  e  la Liquefaciens(si veda  Principi di Microbiologia  Medica  del Prof.Michele  La  Placa). La scienza aveva compiuto un piccolo passo,…importante per l’umanità!Fabio  Viganò

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