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Il miracolo di don Puglisi – Roberto Mistretta

Creato il 12 marzo 2013 da Nalya

Il libro è la testimonianza dell’opera di 3P, Padre Pino Puglisi, no, non di quello che materialmente ha fatto ma di quello che ha lasciato nel cuore, nella mente e nelle azioni di uno dei tanti giovani che si è trovato davanti nella sua breve vita a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, dove ha trovato la morte per mano mafiosa.
Il ragazzo, oggi uomo adulto, si chiama Giuseppe Carini.
Giuseppe poteva non poteva nemmeno immaginare che 3P gli avrebbe scombussolato così tanto la vita.
Oggi Giuseppe Carini non abita più a Palermo, da venti anni abita in località protetta, è uno dei pochi testimoni di giustizia di cui il nostro Paese si può vantare.
Ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere Giuseppe, di poterlo guardare negli occhi e di poter dire “non può che essere un bravo ragazzo!”
Leggendo il libro ho scoperto che il suo sogno, da ragazzino, era di far parte della “famiglia”, di essere un uomo d’onore; non lo avrei mai detto, i suoi occhi non dicono questo.
Un detto siciliano dice: cu nasci tunnu un po’ moriri quatratu (chi nasce tondo non può morire quadrato) per dire che nella vita difficilmente si cambia totalmente, si, vero, ma a volte invece che quadrato si può diventare “ovale” e cambiare, modificando la propria vita e la propria persona.
Due i commenti che contornano questo libro: la prefazione di Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea, e il Giudice G. Tona, di cui si legge nel libro e che ha conosciuto personalmente Don Puglisi.
Il libro è molto interessante, si legge molto velocemente, proprio perchè, specie nella seconda parte, non ci si riesce a staccare fino alla fine.
Nelle sue pagine ci sono l’umiltà di un parroco e la rabbia di Giuseppe Carini.
Chi ha bisogno di una boccata di aria pulita per sentirsi ancora una volta Italiano, non può non leggerlo.



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