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Il mirto: tra bacche, rami e foglie il principe di liquori e marmellate.

Creato il 10 marzo 2012 da Francescotoscano1969 @ftoscano1969

IL MIRTO: TRA BACCHE, RAMI E FOGLIE IL PRINCIPE DI LIQUORI E MARMELLATE.

Il Mirto. Fonte: dalla rete.

10 Marzo 2012.

Ne avrete certamente sentito parlare molte volte: lei è la regina dei nostri paesaggi, ma forse non tutti sanno che con il termine “macchia mediterranea” si indicano numerose specie vegetali e faunistiche. Delle prime sono numerose le varietà che la compongono: molte di uso comune, in cucina e nella gastronomia, altre rappresentate da grandi alberi o semplicemente da piante spontanee e ornative. 


Testimonianze di queste specie vegetali in Sicilia le ritroviamo nel Parco dei Nebrodi, nel Parco delle Madonie, nella Riserva Orientata dello Zingaro e nella Riserva Orientata Bosco di Favara e Bosco Granza. Per alcune specie questa è la fase di maggiore vegetazione e, mentre Leopardi elogiava poeticamente la straordinaria capacità della ginestra, anch’essa appartenente a questo ecosistema, di resistere e rinascere al passaggio della lava incandescente, noi vogliamo farvi conoscere ancor meglio il Mirto. Nonostante la sua fama maggiore spetti ad un’altra isola del Mediterraneo, anche in Sicilia questo arbusto si sviluppa in maniera consistente tanto che in provincia di Messina si trova un paese denominato proprio mirto, poiché sorto nei pressi di una estesa presenza dell’omonima vegetazione. Qui, in estate, si svolge, in occasione delle feste patronali, una degustazione dei prodotti da esso derivati. Il mirto si presenta come piccolo arbusto che può raggiungere anche i tre metri di altezza; la corteccia è rossiccia quando i rami sono giovani, nel tempo, invece, diventa grigiastra. I fiori del mirto sono solitari, sparsi qua e là, di colore bianco o rosei e profumati mentre le bacche, quelle impiegate nelle preparazioni, hanno aspetto globoso-ovoidale di colore nero azzurro o rosso scuro, raramente bianche; esse maturano da novembre a gennaio ma, dopo questo periodo, persistono ancora a lungo sui rami. La pianta del mirto presenta proprietà non solo aromatiche ma anche officinali poiché contiene oli essenziali, il mirtolo, tannini e resine: ne conseguono, quindi, proprietà balsamiche, antinfiammatorie, astringenti e antisettiche, utili nel caso di affezioni dell’apparato respiratorio e digerente. Dalla distillazione, invece, delle foglie e dei fiori si ottiene una lozione tonica per la pelle. L’impiego principale rimane, comunque, quello delle bacche utilizzate per la preparazione del liquore di mirto, ottenuto, per infusione alcolica delle stesse, dopo un processo di macerazione; meno diffuso, e altrettanto pregiato, è il liquore di mirto bianco ottenuto dall'infusione idroalcolica dei germogli giovani. Non mancano anche tradizioni legate a questa pianta: i rami fioriti del mirto venivano usati a scopo ornamentale per decorare le case in occasione dei matrimoni o per premiare i poeti nelle manifestazioni letterarie. Diventa, invece, simbolo di pace e di vittoria per i romani che premiavano con corone di mirto i reduci vittoriosi dalle battaglie. Tra storia e gusto, ceste sotto braccio, dunque, pronti alla raccolta di queste piccole gemme che, con la mano dell’uomo, si trasformano in mille opportunità. Fonte:
  • http://siciliaweekend.info/

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