La Cassazione ha confermato quel che pensavamo tutti: non bomba ma missile, (forse aria-aria), ha abbattuto il DC 9 Itavia, precipitato in mare il 27 giugno del 1980. Nonostante la sorveglianza aerea, nonostante tutte le sciocchezze che ci dicono sulla necessità di garantirci sicurezza, si è dovuti arrivare al 2013 per esser certi che ci vuole un nuovo processo.
Abbiamo dovuto sapere dalla Cassazione anche del depistaggio seguito al terribile attentato e per accertare la responsabilità di due ministeri nel fallimento di Itavia, ora preguirà l'attività giudiziaria.
Ustica e le vittime di 33 anni fa, ancora devono vedere giustizia. Anche noi la vogliamo, e vogliamo sapere chi lanciò quel missile, il motivo, e perché non ha ancora pagato; da chi è stato coperto l'autore del misfatto ed ogni complicità. Questo triste Paese, stretto tra silenzi, omissioni, segreti di Stato e complotti di ogni tipo deve fare pulizia al più presto. Ne sarà capace?