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Il missionario

Da Veripaccheri
Il missionario IL MISSIONARIO
Regia di Roger Delattre

Mario (Bigard) dopo sette anni passati in galera per il furto compiuto ai danni di una gioielleria, viene rilasciato per buona condotta.
Ad attenderlo ci sono i suoi due complici che reclamano la propria parte di bottino e che alle resistenze di Mario, prima fanno saltare in aria l'auto e poi danno fuoco alla casa del loro ex socio.
Sentitosi in pericolo, Mario chiede aiuto a suo fratello Patrick (Strajmayster) giovane prete che lo invia da Padre Etienne, sacerdote in uno sperduto paesino dell'Ardèche, dove potrà nascondersi fingendosi seminarista.
Indossata la tonaca il burbero Mario raggiunge il paese, dove viene accolto dal sindaco e dalle autorità che pensano sia il nuovo parroco, visto che nella notte Padre Etienne è morto.
Come il fortunatissimo GIU' AL NORD, anche IL MISSIONARIO fa dell'ironia su abitudini, costumi e usi degli abitanti della provincia francese.
L'esordiente regista, anche se la storia non è originalissima, realizza una commediola leggera e piacevole, mai volgare, tutta giocata sugli equivoci che propone anche una riflessione sull'eterno contrasto tra ebrei e musulmani.
Giocando con il galeotto falso prete, che con i suoi modi bruschi riesce a risolvere i problemi dei suoi parrocchiani e con il giovane vero prete represso che scopre le gioie materiali della vita, vengono messe in scena le debolezze dell'uomo ma anche i grandi slanci di generosità.
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