L'intento originale di Baumann era quello di abbattere il vecchio e decadente edificio che aveva acquistato (alla modifca cifra di 8,5 milioni di dollari) per far posto ad un condominio di lusso, e possibilmente farci un bel gruzzolo grazie agli affitti. Ma durante l'ispezione archeologica di routine durante gli scavi per porre le fondamenta del futuro palazzo sono emerse decine di buche misteriose che costrinsero ad interrompere i lavori di costruzione.
Sebbene Baumann volesse continuare con i suoi lavori di costruzione, offrendo di ricollocare il cerchio a sue spese in un'altra area ("Perderemo 1,1 milioni di dollari in tasse di proprietà ogni anno"), l'opposizione dell'opinione pubblica e degli archeologi, oltre che dei gruppi New Age e dei Nativi Americani locali, costrinsero l'imprenditore a lasciare il sito intatto. Baumann fu costretto a vendere, chiedendo 50 milioni di dollari per l'atto di proprietà, ottenendone solo 26.
Dopo qualche studio, finanziato anche dalla Elizabeth Ordway Dunn Foundation, si è scoperto che le buche erano 24, scavate nel calcare e disposte in modo tale da formare un cerchio perfetto del diametro di 12 metri, e costellate di un'incredibile varietà di artefatti, da antichi strumenti fino a oggetti realizzati con conchiglie e pietra. Questi artefatti sono oggi conservati all' Historical Museum of Southern Florida.
Tra i ritrovamenti si contano pezzi di legna bruciata, che la datazione al carbonio ha stabilito essere vecchi di 1800-2000 anni.
Ad oggi, il Cerchio di Miami è la sola prova nota di una struttura costruita nella roccia sul suolo Nord Americano durante l'età preistorica, precedente a qualunque altro insediamento umano ritrovato sulla costa orientale degli Stati Uniti. Inizialmente si riteneva potesse essere un sito appartenuto agli Olmechi o ai Maya, principalmente per l'assenza di alcuna prova che i nativi nord-americani costruissero edifici in pietra 2000 anni fa.
Ora invece si ritiene che il sito fosse un tempo popolato da indiani Tequesta, una tribù locale che si ritiene abbia fabbricato alcuni degli utensili in dente di squalo ritrovati nel Cerchio di Miami. I Tequesta erano una tribù estremamente bellicosa che si riteneva fosse prevalentemente nomade, dedicandosi alla caccia ed alla pesca di pesci e alligatori.
Alcuni suggeriscono che i 24 buchi siano stati le fondamenta di un edificio costruito sul cerchio, altri invece che il sito fosse un luogo cerimoniale, vista la presenza di ossa animali e di utensili inutilizzati, probabilmente offerte rivolte agli dei.
Sono state ritrovate anche asce in basalto, roccia che non si trova in Florida. Questo sembra apparentemente andare contro la teoria che vede gli indiani Tequesta occupare l'area, dato che la roccia vulcanica sembra essere originaria della Georgia, a quasi 1000 km di distanza dal sito.
Questo sito, vista la sua natura misteriosa, è stato soprannominato "La Stonehenge americana", anche se molti altri siti sono stati chiamati allo stesso modo. Ovviamente non mancano teorie su antichi astronauti, alieni, profezie Maya e rituali magici dal potere immenso, come sempre nel caso di misteri archeologici.