- Colonnello, ha fatto un ottimo lavoro con i giornali.
- Grazie generale. Ho dovuto contattare personalmente i direttori dei giornali e anche un paio di astronomi per gestire la crisi. Comunque il servizio della KCBS e le parole di Ellsworth e di McInerney non ci hanno aiutato.
- Già. Anche se la gente non sa che Ellsworth non ha mai capito nulla di militare, per cui i complottisti gli daranno credito di certo. E McInerney andava di sicuro in cerca di un po' di notorietà. Sa come funzionano queste cose, no? Il direttore del giornale chiede ai suoi se conoscono qualcuno che può fare una dichiarazione a supporto delle teorie più estreme, questi contattano gente repressa che ha avuto una qualche funzione nel contesto in cui si parla e il gioco è fatto: eccoti la tua bella dichiarazione che supporta la teoria del missile.
- Si, naturalmente, ma, come ci ha insegnato l'esperienza, in questi casi per coprire un'attività segreta bisogna prima elaborare e divulgare alcune teorie alternative da dare in pasto ai giornali, e poi uscirsene con una smentita ufficiale dal Pentagono.
- Mi dica su cosa avete discusso con Lapan.
- Col colonnello Lapan ho condiviso alcune idee e frasi per il comunicato da diffondere alla stampa. Suonerà un po' così: "Con tutte le informazioni che abbiamo raccolto nell'ultimo giorno e mezzo circa questa scia di condensazione bla bla bla, sia all'interno del Dipartimento della Difesa sia delle altre agenzie governative, non abbiamo evidenza che suggerisca che si sia trattato di altro che di una scia ausata dai motori di un aereo"
- Bene, ha dato evidenza anche delle "altre agenzie governative", così se anche i giornali vanno a investigare in qualche altra agenzia troveranno sempre la stessa risposta.
- Affermativo.
- Ottimo.
- E poi Lapan proseguirà smontando la teoria del missile dicendo che la determinazione è stata effettuata su una serie di osservazioni su materiale video e fotografico, su tracciati radar, su testimonianze e registrazioni che non hanno dato evidenza alcuna della presenza di un missile.
- Ma secondo lei si sono convinti?
- Su questo non so darle una risposta precisa. Certo è che sono sicuri che si tratti di un missile, ma sono anche sicuri che non sia partito da un sottomarino russo, o giapponese o di altri ancora. Quindi, in questo momento, stanno brancolando nel buio.
- E lasciamoli brancolare. Sperando che non decidano di fare un sopralluogo sul supposto sito di partenza del missile.
- Beh, se anche lo facessero, mi aspetto che dovranno scandagliare a lungo un'area vasta come tutta la Death Valley, e solo presentare un preventivo di spesa per un'attività del genere basterà a fermare l'impresa. E' pressoché impossibile individuare le aperture per il lancio dei missili, considerato quanto siano nascoste tra le montagne sottomarine a una profondità di 600 m.
- Sono d'accordo con lei, colonnello. Però è un po' di tempo che sto riflettendo sulla convenienza di questa estrema segretezza a cui ci siamo affidati. Ci siamo dovuti addirittura inventare anche il livello 5. Ma ci conviene davvero?
- Ma, generale, non possiamo permettere che soltanto una persona non coinvolta direttamente nel progetto Difesa Spaziale possa venire a conoscenza di informazioni Extra-Secret sulla base sottomarina, con un estremo rischio di divulgazione. Lo sanno solo il Presidente e il suo vice. Qui non stiamo parlando della sola sicurezza degli Stati Uniti e dei suoi alleati...
- Lo so, lo so, colonnello, mi risparmi la solita brodaglia. Sarà che quando si arriva a una certa età, il dubbio di non fare tutto quello che sarebbe stato in tuo potere cresce sempre più.
- Capisco, generale, ma è ormai un dato di fatto che la divulgazione di informazioni di questo tipo porterebbero direttamente al panico collettivo e all'ingoverabilità totale. Riesce a immaginarsi frotte di attivisti pro e contro, disordini, sommosse, governi che cadono, anarchie...
- Colonnello, conosco questa realtà da più anni di lei. Come ben sa anche io ho fatto la mia parte in Nicaragua e in tutti quei teatri dove era necessario preservare gli interessi degli Stati Uniti. So a cosa porterebbe una divulgazione: è vero che "La conoscenza garantisce indipendenza", ma se la gente sapesse ciò che sta accadendo succederebbero un casino planetario dopo l'altro.
- A proposito di casino, signore. Sono andato a verificare i dati del lancio.
- Non mi porti brutte notizie.
- L'ICBM è arrivato sul bersaglio, che si trovava al momento in un'orbita geostazionaria a 4.528 chilometri di altezza.
- E...?
- Al meglio delle rilevazioni dei nostri strumenti e di Hubble, non sono stati rilevati danni sostanziali.
- Cioè, mi vuol dire che...?
- Crediamo che l'ICBM sia stato intercettato poco prima di arrivare a destinazione.
- Ma avrà comunque fatto un qualche effetto, no? Erano 200 Megatoni, è una delle cariche più potenti che avevamo, capace di far danni anche a 200 km di distanza
- Quello che pensiamo è che, come si vede nei film, abbiano sviluppato una tecnologia di scudi di energia impenetrabili. Non so cosa pensare: probabilmente hanno trovato un modo per utilizzare la stessa energia dell'esplosione o chissà che altro.
- E allora cosa dobbiamo fare? Chiamare Ronald Emmerich e farci dare qualche dritta tipo Independence day?
Il colonnello volge lo sguardo a terra, imbarazzato. - Per un momento ci avevo pensato anche io, signore. Anche perchè, secondo le ultime rilevazioni, pare che ne stiano arrivando altre 300.