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Il mistero del Triangolo delle Bermuda

Da Alessia-Mammacongelo @mamacongelo

Sono appassionata di libri gialli, film horror e fantascienza perciò quale occasione migliore se non il viaggio alle Bermuda per farsi una cultura sul famigerato “Triangolo maledetto”? Detto anche “Triangolo del Diavolo” l’area del Triangolo delle Bermuda è una zona dell’Oceano Atlantico, compresa fra l’arcipelago delle Bermuda, l’sola di Porto Rico e il punto più a sud della Florida, coinvolta in numerose sparizioni di navi e aereomobili in situazioni misteriose. Ho spulciato il web controllando siti della Marina, di ufologi e leggendo giornali dell’epoca per avere una visione il più possibile completa sull’argomento che è estremamente affascinante ed interessante, ma va anche affrontato con una buona dose di scetticismo.

Ho anche reso partecipe delle mie nuove conoscenze House, che non ha molto apprezzato la mia nuova “cultura” in fatto di sparizioni aeree, in quanto notoriamente ha paura di volare.

rotta aerea

Esistono 4 diverse ipotesi che cercano di spiegare le misteriose sparizioni avvenute nel Triangolo delle Bermuda:

    1. L’ipotesi Atlantidea. Probabilmente la meno accreditabile, in quanto afferma la presenza nei fondali marini oceanici la presenza di un’arma ancora attiva risalente alla città di Atlantide che “polverizza” le navi e gli aerei transitanti sopra di lei.
    2. La presenza di finestre polidimensionali-extradimensionali che ci collegano con una o più realtà-mondi paralleli in cui sarebbero finiti i mezzi scomparsi.
    3. La presenza di UFO che rapiscono gli esseri umani per studiarli, a volte lasciando intatti i mezzi ed abbandonandoli alla deriva a volte studiando pure quelli.
    4. L’ipotesi naturale dei buchi blu. In questo caso si parla dei buchi blu che migliaia di anni fa erano caverne sulla terra ferma poi inondate dalle acque in seguito all’inabissamento di diverse parti del globo terrestre. Le correnti e i vortici risultanti che si manifestano in superficie risucchierebbero ogni cosa al loro interno. Questa ipotesi non è comunque valida nel caso delle sparizioni degli aerei.

Nonostante le sparizioni siano numerose la Guardia Costiera degli USA afferma che il numero degli incidenti avvenuti qui non è superiore a quello di una qualsiasi altra regione con simile traffico aeronavale. Bisogna aggiungere che in una zona di tempeste tropicali molte scomparse sono facilmente spiegabili e per nulla misteriose.

Tra le tante testimonianze di sparizioni lette quella che più mi ha colpito riguarda il caso della Ellen Austin. Nel 1881 la nave americana Ellen Austin avvistò un veliero simile ad una gondola alla deriva, quando il capitano e l’equipaggio vi si avvicinarono a bordo non trovarono nessuno facente parte dell’equipaggio. Venne ordinato ad alcuni uomini di salire sull’imbarcazione per prenderne il comando. Trascorsa una notte, circondata dalla nebbia, al suo risveglio l’Ellen Austin si ritrovò sola in navigazione, il veliero era sparito e con lui il nuovo equipaggio. Due giorni dopo la misteriosa imbarcazione ricomparve con le vele spiegate, non in grado di tenere la rotta e dell’equipaggio nessuna traccia. Il veliero venne nuovamente abbordato e questa volta fu faticoso convincere dei volontari della Ellen Austin a salirci sopra. Trovati i volontari le due imbarcazioni ripresero la rotta affiancate, ma non per molto. Scese la notte, scese la nebbia e il mattino seguente la gondola era nuovamente scomparsa e agli uomini dell’Ellen Austin si gelò il sangue nelle vene. Solo il giorno seguente il vascello ricomparve e purtroppo nuovamente senza traccia dello sfortunato equipaggio. Da brivido!

La sparizione invece che ha coinvolto il maggior numero di vite umane riguarda quella del Cyclops, una nave rifornimento per le forze americane di istanza nell’Atlantico meridionale che nel 1918 scomparve nel nulla con il suo equipaggio di 309 persone. Sparizione inspiegabile, nessun SOS lanciato, nessun relitto trovato, nessuna scialuppa di salvataggio, nessun indizio. Ma le sparizioni di aerei e navi sono continuate negli anni, l’ultima se non erro risale al 1980.

I misteri del Triangolo Maledetto continuano ancora oggi,  i casi di sparizioni rimangono irrisolti ed inspiegabili. Noi per questa volta siamo andati e tornati, unico particolare inquietante al nostro arrivo sull’isola e al rientro in Canada i nostri orologi, e quelli dei cellulari, erano completamente sballati (e il fuso non c’entra). Bah, mistero…

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