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Il mistero della thanakha

Creato il 07 febbraio 2015 da Enricobo2

Il mistero della thanakha

Tronchetti di thanakha


Il mistero della thanakha

Piantagione di alberi di thanakha

Le donne sono esseri strani e talmente difficili da comprendere che ogni tentativo della nostra rozza mente di maschi destrutturati, si infrange contro una scogliera di mistero impenetrabile. Alla fine è inutile sforzarci, tanto non ce la faremo mai, accettiamole così meravigliose come sono e non stiamo a farci tanti problemi. Ma così, tanto per parlare, oggi vorrei sottolineare un punto che mi ha sempre incuriosito di queste creature del nostro mondo parallelo. Rimarrà per me sempre un mistero inspiegabile, come mai la quasi totalità di esse, qualunque sia la loro razza, credo, religione o posizione geografica e sociale, sia disposta a sottoporsi ad ogni genere di pratiche e rinunce, dalle più inutili alle più dolorose, per mantenere o meglio incrementare, la loro bellezza effettiva o presunta, al fine evidente di avere una maggiore attrattività. Forse un gene di sottile masochismo che spiegherebbe anche il travolgente successo delle 50 sfumature? Chissa. Intanto, in giro per il mondo e anche a casa nostra se ne vedono di tutti i colori, dagli interventi anche invasivi sulle parti del proprio corpo, che vanno dalle scarificazioni, perforazioni e mutilazioni varie, ai tatuaggi più strani ed esibizionistici (vi ho parlato poco tempo fa, proprio qui delle ragnatele facciali delle donne della etnia Chin o delle donne Khondh dell'Orissa) per non raccontare di quanto amano fare nelle tribù dell'East Africa, ma questa è un'altra storia e lì siamo un po' nella zona diciamo così estrema, un po' come per la chirurgia estetica dalle nostre parti. 

Il mistero della thanakha

Attrezzature 

Invece la faccia per così dire soft di questa materia è data da tutte quelle pratiche che vengono effettuate dalle femmine di tutto il mondo per mantenere o incrementare la propria avvenenza attraverso l'uso della cosmesi. Anche qui, in giro per il globo se ne vedono di cotte e di crude. La Birmania non si sottrae certamente a questa obbligazione. E veniamo ai fatti. Come avrete visto in molte delle fotografie pubblicate nei miei post precedenti, la maggior parte, per non dire la quasi totalità delle fanciulle e delle signore di ogni età di questo paese, vanno in giro da mattina a sera con le guance e spesso anche la fronte o altre parti visibili della pelle, ben spalmate di uno spesso strato di un materiale giallastro, una specie di biacca che si stende con una sorta di spatola o con le dita della mano, ricoprendo la massima superficie possibile e tirandola con cura tale da far apparire anche ben evidenti le tracce del verso di stesura. Dopo poco la pasta si indurisce leggermente mantenendo l'epidermide sottostante protetta e come dire, botulinizzata da questa sorta di sottilissima crosticina. Si tratta della ben conosciuta thanakha (o thanaka) il prodotto di make up più noto e specifico del Myanmar, anche se da un po' di tempo viene esportato anche nella vicina Thailandia. Tutto parte da una pianta, appunto la thanakha (Limonia acidissima), alberello di piccole dimensioni dal fusto diritto che in 7 od 8 anni, raggiunge la statura di un paio di metri, con un fusto dal diametro di una decina di centimetri. 

Il mistero della thanakha

La ricerca della bellezza non ha età

Questo o i suoi rami nel caso di piante più vecchie anche di 30 anni, vengono tagliate a pezzi lunghi circa 20 centimetri che vanno a riempire le bancarelle di tutta la nazione. Di norma le stesse bancarelle vendono anche il kit di preparazione del prodotto finale, un disco di pietra e mortai sempre in pietra di varie dimensioni, spesso oggetti ornamentali di pregio. Il tronchetto viene quindi sfregato lungamente sulla pietra, con l'aggiunta di un po' di acqua, in modo che dalla zona tra legno e corteccia si stacchi un materiale dalla consistenza saponosa che forma una sorta di pasta, ulteriormente poi raffinata nel pestello. Questo prodotto finale raccolto e conservato, sarà la crema di bellezza di base per ogni donna birmana che si rispetti. Ogni mattina le ragazze e le signore di ogni età, se ne spatolano una bella porzione sulle gote e sulla fronte, che rimane così, protetta e fresca per tutto il giorno fino al momento di andare a dormire; non è escluso che l'applicazione duri per più giorni, ma non vi sapei dire. Siccome avere la faccia ricoperta di questa fanghiglia odorosa, potrebbe di per sé non essere molto attrattivo, è nato il costume di rendere l'operazione stessa parte di un make up apposito che prevede di formare disegni eleganti, che vanno dai semplici cerchi sulle guance, a più complessi spalmamenti con segni impressi dalla pressione delle dita o addirittura facendo assumere al deposito la forma di foglie dorate con le loro piccole nervature. Ma a cosa serve alla fin fine tutta questa fatica? 

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Anche le minoranze la usano

Pare che i benefici siano assolutamente molteplici ed imperdibili. Intanto risolverebbe la principale preoccupazione di tutte le donne orientali, quello di evitare l'abbronzatura, cosa quanto mai rozza e indesiderabile (ehheheh), unito al fatto di mantenere la pelle morbidissima ed in salute. Sembra infatti che la magica pianta rigurgiti di antiossidanti e la pasta abbia proprietà antibatteriche e fungicide, grazie alle cumarine e le marmesine contenute in abbondanza. Tutto questo ne fa il prodotto antirughe, anti acne, anti UV (quelli cattivi naturalmente) ed in definitiva antinvecchiamento, che rinfresca e idrata la pelle come nessun altro cosmetico, per quanto costoso ed elaborato, riesca a fare. Insomma una panacea imperdibile per ogni donna che voglia sentirsi sempre bella e giovane e oltretutto anche profumata. Naturalmente l'industria non è stata a guardare e, visto che la cosa va avanti da circa 2000 anni, oggi ci sono diverse ditte che producono la crema già pronta in barattoli eleganti al pari delle più famose creme d'occidente. Le ragazze birmane, ormai lanciate nella modernità, non hanno certo più il tempo di mettersi lì la mattina a sfregare il tronchetto nel pestello, come continuano a fare maniacalmente le loro madri e nonne. Dunque se funziona da millenni, care le mie lettrici datevi da fare e approfittate del consiglio. Naturalmente però, al contrario di quanto qualcuna di voi fa adesso, dovrete essere disposte a stare tutto il giorno con la faccia coperta di palta per essere bellissime di notte mentre dormite, ma chi bella vuol apparire, si sa che un po' deve soffrire. Ecco qui sotto, solo per voi, un tutorial per l'applicazione del prodotto sulle vostre gote delicate, anche se so che non ne avete assolutamente bisogno naturalmente.  E non dite che questo non è un blog di servizio e per signora!

SURVIVAL KIT

Il mistero della thanakha


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Donna Shan

Troverete la thanakha e gli attrezzi per usarla in ogni bancarella davanti ai templi. Un pezzo di tronchetto costa dai 2000 ai 5000 K a seconda della qualità e alle dimensioni. La pietra, dipende dalla qualità del lavoro ornamentale con cui è fatto il bordo e la scanalatura attorno che permette lo scolo del liquido. Per il mortaio potete usare quello che avete per preparale il pesto alla genovese. La migliore qualità di thanakha si trova nelle pianure più secche del centro tra Bagan e Monywa.
Thanakha Gallery - Main Road Nyaung U - Bagan - Pare sia l'unico museo al mondo dedicato alla thanakha. Si può vederne la produzione, oltre ad una piccola piantagione nel giardino retrostante e allegato negozio di vendite delle creme prodotte dalla Shwe Pyi Nann, la ditta produttrice di creme più famosa e reputata del paese. Annesso salone di bellezza per chi non volesse perdere il suo tempo girolando per i templi di Bagan a guardare vecchie statue.

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Minoranze Pa'o


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