Magazine Cultura

Il mistero della torbiera

Da Silviapare

Partiamo tutti e tre, io, Mr K e La Mamma, per andare a vedere la torbiera. È vicina, la torbiera, a pochi minuti da casa, eppure ci sarò andata due o tre volte in vita mia, alle elementari per sentire parlare della torba e delle palafitte, e poi forse un'altra volta che ho dimenticato. Però sono stufa di stare in casa, non posso camminare a lungo e così mi viene in mente la torbiera, una palude dove forse riuscirò a vedere qualche uccello e a scattare qualche foto d'atmosfera. Partiamo con il pandino della Mamma, io e lei che parliamo fitto e Mr K che non capisce quasi niente come al solito. Nessuno di noi sa bene come arrivare alla torbiera, ma La Mamma ha chiesto informazioni a svariate sue amiche e ha un'idea di massima della strada da fare. Parcheggiamo e ci incamminiamo per un sentiero in mezzo ai boschi, che subito si presenta come il teatro di una catastrofe ambientale: tronchi abbattuti ci tagliano la strada ogni tre passi, e quando riusciamo eroicamente a scavalcarli, dall'altra parte ci aspettano pozze di fango che secondo La Mamma potrebbero inghiottirci. Il fatto è che un paio di mesi fa questa zona è stata colpita da un tifone e il sentiero per la torbiera è andato a farsi benedire. Spaventati dalla selva oscura facciamo dietrofront e troviamo un signore che ci spiega con dovizia di particolari che la torbiera si può raggiungere scendendo per di là e passando davanti al tizio che ha i cavalli e svoltando dove c'è quella casa con i cani cattivi. La Mamma sembra capire tutto, ma poco dopo la vediamo da lontano che chiede informazioni a un altro signore che si sbraccia, indica, gesticola per cinque minuti buoni, finché La Mamma torna da noi e ci dice che la torbiera è irraggiungibile, tutti i sentieri sono chiusi. Ma come, io non ci credo, il primo signore ci ha detto che si poteva arrivarci, proviamo. E così risaliamo sul pandino e imbocchiamo la stradina, ma prima di passare davanti al signore con i cavalli ci viene il dubbio che quella non sia la strada giusta, perché un'altra amica della Mamma, che abita vicino al signore dei cavalli, le ha detto che quella strada per la torbiera era chiusa. Allora La Mamma ferma il pandino, prende il telefono e chiama un altro suo amico che va spesso a passeggiare alla torbiera. L'amico è al supermercato, ma sospende volentieri la spesa per lanciarsi in una lunghissima spiegazione di come si arriva alla torbiera, concludendo che lui di solito fa il sentiero della selva oscura, però ci va d'estate quando è più agibile (prima del tifone, cioè). Decidiamo comunque di imboccare la stradina, e a un certo punto arriviamo in vista di un canneto. La torbiera! Ma la strada invece di avvicinarsi alla torbiera si allontana, e a un certo punto La Mamma scorge la sagoma di un signore con la motosega in un prato e lo chiama, perché naturalmente lo conosce. La Mamma conosce tutti. Il signore con la motosega si lancia in una lunga spiegazione di come la regione abbia finanziato una ristrutturazione della torbiera con la creazione di cinque laghetti per non so più quanti miliardi di euro, ma poi non ha più mandato nessuno a tenerla pulita e le cannette si sono rimangiate i laghetti. Noi ascoltiamo perplessi, chiedendoci perché bisognava scavare cinque laghetti nella torbiera, e nel frattempo il signore con la motosega ci dice che non c'è niente da vedere e nessun sentiero, ma che se proprio vogliamo possiamo passare dalla sua proprietà e arrivare in riva alla torbiera. Ma a quel punto siamo esausti e rinunciamo. Nei giorni successivi sono proseguite le indagini della Mamma presso i suoi amici, e ora ci è sorto il dubbio che la gente che abita intorno alla torbiera non voglia che estranei passino davanti a casa sua e così occulti l'esistenza di sentieri alternativi per arrivare alla torbiera. Inoltre pare che questi stessi abitanti della torbiera lascino passare sui loro terreni solo i cacciatori, che ne hanno il permesso per legge. Io e Mr K abbiamo pensato di comprare un fucile per poter accedere alla torbiera. Nel frattempo, per consolarci, abbiamo fatto un giretto in riva al lago. Casa mia, sono cresciuta qui.
Il mistero della torbiera
Il mistero della torbiera
Il mistero della torbiera
Il mistero della torbiera

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog