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Il mobbing come maschera della disonestà.

Da Lucap12 @lucapittioni
Il mobbing come maschera della disonestà.

Il mobbing in ambito lavorativo, sociale o familiare può diventare la maschera utile per coprire la disonestà delle persone. Nell'ambito familiare può sussistere un tipo di mobbing diretto a mortificare il carattere e la creatività dei figli per deviarli verso una vita voluta dai genitori. I figli possono diventare vittime di questo tipo di mobbing e continuare a credere nella buonafede dei genitori. I genitori infatti sembrano agire per il bene dei figli perché cercano di inserirli in gruppi di persone ricche di prestigio e conosciute in ambito istituzionale, aziendale, sociale o scolastico. Nella realtà questi genitori allontanano i figli dalla propria volontà, dal carattere innato e dalla creatività e quindi ne limitano la libertà. La maschera della disonestà di questi genitori è insita nei tentativi di deviare la crescita spontanea dei figli dalla propria costituzione interiore. Nell'ambito sociale può sussistere un tipo di mobbing creato da gruppi di potere per mortificare le persone capaci di cooperare con umanità e riconoscere i diritti dei cittadini. Questi gruppi di potere mascherano la propria disonestà e contemporaneamente cercano di isolare le persone di talento che vogliono ridurre le diseguaglianze e le ingiustizie sociali. Le persone di talento vengono spesso isolate falsificando il loro vissuto e diffondendo a livello sociale l'idea che siano persone prive di moralità. Nell'ambito lavorativo può esistere un tipo di mobbing diretto ad isolare una persona attraverso la falsificazione di alcuni tratti della personalità. Questa persona può essere descritta dai superiori come un soggetto dotato di spiccate capacità professionali che sono riscontrabili nella realtà. Questa valutazione positiva delle caratteristiche professionali del collaboratore viene però integrata da una nota negativa falsa riguardante le capacità relazionali. La persona di talento viene definita asociale al solo scopo perverso di tenerla lontana da determinati ruoli professionali e continuare a mascherare la disonestà presente in certi comportamenti ed azioni dell'organizzazione o dei dirigenti. La falsificazione parziale dell'identità di una persona di talento può favorire lo sviluppo mediocre e disonesto di un'organizzazione che genera impoverimento professionale ed economico dei dipendenti e danni al sistema economico, sociale e produttivo di una comunità.


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